Taranto, 05 Agosto 2014
Lo afferma in una nota stampa,
Nicola Spinelli membro del direttivo provinciale di Centro Democratico.
Sin dal lontano 2004 si parla,
ormai, del progetto SIRCOM e dei numerosi pareri negativi espressi dai
consigli comunali e dalle associazioni di categoria.
Oggi, ancor più di
ieri - continua l’esponente del partito di Bruno Tabacci - il grido
d’allarme è lanciato dai tanti commercianti che, in questo drammatico
periodo di recessione, sentono come una mannaia sul collo la sola ipotesi
che il progetto possa realizzarsi.
Taranto, infatti, non può
permettersi di allungarsi ulteriormente nella considerazione che non esiste una
esigenza reale come dimostrano sia gli indicatori demografici che quelli
economici (gli ultimi dati ISTAT rilevano che Taranto, negli ultimi trent'anni,
ha visto la popolazione residente ridursi di ben 50.000 abitanti.
A mio avviso - aggiunge
Spinelli - bisognerebbe recuperare e riqualificare il borgo e la città
vecchia, dove troppo spesso troviamo immobili degradati ed isolati, anche
attraverso finanziamenti europei per il tramite regionale.
Discorso a parte merita la
cosiddetta Variante Salinella che, con la costruzione di ben 5.000 alloggi,
rischia di dare vita all'ennesima periferia della città.
Ricordo, infatti, che a tutt’oggi
in diverse zone periferiche della città come Lama, San Vito, Talsano, Paolo
VI,Taranto 2 e San Donato mancano servizi primari come l'acqua, la fogna e
la pubblica illuminazione.
Mi auguro - conclude Nicola
Spinelli - che si anteponga l’interesse personale di pochi a quello
primario dell'intera popolazione tarantina.