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Senatori e deputati
pugliesi 5 Stelle chiedono chiarezza su quanto “costino i capricci di Renzi†e
denunciano: “una riforma che peserà interamente sulle casse di Comuni e
Regione?â€
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Un pasticcio. La
riforma Delrio rischia di complicare le sorti economiche di enti regionali e
comunali. “Fin dal Governo Letta, quando ancora Delrio era il Ministro degli
Affari Regionali e autore di questa riforma, abbiamo lanciato l’allarme –  dichiarano
i deputati Giuseppe D’Ambrosio, Diego De Lorenzis, Giuseppe Brescia, Emanuele
Scagliusi, Giuseppe L’Abbate, Francesco Cariello e i senatori Maurizio
Buccarella, Barbara Lezzi, Daniela Donno e Lello Ciampolillo – Ma il
quadro è diventato ancora più complesso con l’avvento di Renziâ€. Sul tavolo
ci sono 10 miliardi di debiti che gli enti provinciali italiani hanno
accumulato, per non parlare della mancata chiarezza sulla ripartizione
delle funzioni e sul futuro dei dipendenti.
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“La fretta di
fare una riforma-spot per gli italiani ha prodotto questo risultato – dichiarano
i parlamentari pugliesi pentastellati – Ora si andrà nuovamente a votare
per le province, ma voteranno solo sindaci e consiglieri comunali, lasciando
fuori i cittadiniâ€. Il rischio è quello di eleggere presidenti della
provincia che non sanno nemmeno cosa potranno fare, né con quali risorse. “Il
Movimento 5 Stelle si è opposto in ogni consesso a questa riforma, sia per la
ferma convinzione che gli enti provinciali siano inutili, sia per semplice
buonsenso – concludono i parlamentari pugliesi M5S – non si può
essere seri e al tempo stesso pensare che questa riforma possa semplificare gli
enti locali. È vero il contrario: così sarà il caosâ€.
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