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Presentata
in Commissione Trasporti alla Camera la risoluzione dei deputati pugliesi De
Lorenzis e L’Abbate (M5S) per modificare il codice della navigazione sulle
patenti nautiche. Obiettivi: trasparenza, professionalitĂ ed efficientamento
del sistema
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Mettere fine alla
duplicazione dei ruoli per le patenti nautiche. Questo l’obiettivo della
risoluzione presentata in Commissione Trasporti alla Camera dai deputati
pugliesi Diego De Lorenzis e Giuseppe L’Abbate (M5S). Secondo i 5
Stelle alla Motorizzazione dovrebbe spettare la cura di tutto l’iter
amministrativo, lasciando alla Capitaneria unicamente la parte relativa
all’esame. La Motorizzazione, infatti, essendo organizzata su base
provinciale, è presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale,
riuscendo quindi a garantire un servizio uniforme e diffuso. Inoltre, si
consentirebbe di inserire tutte le patenti nautiche nell’archivio delle patenti
di guida giĂ esistenti, senza creare ulteriori banche dati che indurrebbero un
aumento dei costi. Stesso discorso per quanto concerne i Registri imbarcazioni
da diporto, i Registri navi da diporto e il registro degli identificativi SAR
(Search and Rescue) per i natanti, da considerare come altrettante sezioni
dell’esistente PRA (con possibilità di accesso delle capitanerie ai relativi
archivi/terminali).
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“Un ulteriore obiettivo
è quello di modificare i criteri di composizione delle commissioni d’esame
– dichiarano i deputati Giuseppe L’Abbate e Diego De Lorenzis (M5S) – garantendo,
presso la motorizzazione, la partecipazione esclusiva del capo del
compartimento marittimo territorialmente competente e, dunque, del personale
delle capitanerie, aumentano quindi la trasparenza e l’imparzialità dei
procedimenti. Vi sarebbe, inoltre, una maggiore qualitĂ professionale, una
elevazione degli standard qualitativi dell’esame ed un’omogeneità nelle
valutazioni”.
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L’obbligatorietĂ
dell’identificativo SAR ai natanti da diporto, infine, consentirebbe di censire
ed individuare i natanti e relativi proprietari e permetterebbe alle
capitanerie di porto, nelle delicate fasi di soccorso, di raccogliere
informazioni preziose relative alla proprietà della barca. “Una piccola
rivoluzione – concludono De Lorenzis e L’Abbate (M5S) – che
permetterebbe da una parte un miglioramento delle procedure, della trasparenza,
della sicurezza e della raccolta dati e dall’altra avrebbe come effetto esami
maggiormente qualificati e, quindi, futuri patentati più preparati”.
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