Taranto
ha, tra gli altri, il difetto della carenza di verde, ragion per cui
l'amministrazione, delegata a rappresentare le esigenze dei cittadini, dovrebbe
tenere oltremodo alla cura di giardinetti-piazzette-aiuole.
Sennonché,
pur avendo appaltato il servizio ad una azienda apposita, con conseguente
dispendio di danaro pubblico, la situazione non è delle più felici.
Valga
per tutti il giardinetto di via Lucania, decisamente sporco tanto da renderne
problematica la fruizione, in specie per i bambini, costretti ad un "gioco
sporco"in una zona che, e per spesa pubblica e per posizione, dovrebbe
rappresentare un fiore all'occhiello.
Ci
chiediamo: dobbiamo accettare la situazione? Dobbiamo "sollecitare"
il comune perchè "solleciti" l'azienda appaltatrice a rispettare i
termini del contratto? O, meglio per la certezza del lavoro, rivolgerci ai
ragazzi di "Ammazza che piazza" che , da anni, gratuitamente,
svolgono un servizio egregio per la collettività? E, sindaco, un flash: perchè
l'appalto non è stato affidato ai ragazzi appena citati che hanno dimostrato
impegno e precisione? Cosa farcene di un "guardiano del parco" che
respinge l'ipotesi di pulire con un "Non mi spetta" e che
dovrebbe...cosa dovrebbe fare?
Francamente,
a voce di tantissimi cittadini, diciamo di essere stufi di questo andazzo, di
pagare tasse senza ricevere servizi efficienti, di essere cittadini alla mercè
di chiunque e degli umori di chiunque. Le regole vanno rispettate: i doveri ma
anche i diritti! Allora? Chi di dovere controlli i capitolati di appalto e la
corretta esecuzione, ad evitare il reiterarsi di episodi come quelli accaduti
nella Città Vecchia con rischio per gli abitanti e dispendio di fondi pubblici.
Caro
sindaco, ancora per molto questa città dovrà essere abbandonata a sè stessa?
Possibile non si abbia uno scatto di orgoglio e di amore?
Taranto lì, 29.09.14 Emma
B. Conenna