Statali e forze
dell’ordine costretti all’ennesimo blocco degli stipendi mentre alla Camera
inizia la discussione di un ulteriore decreto con finanziamenti alle missioni
internazionali con annessi sprechi. Critiche del deputato pugliese Scagliusi
(M5S) della Commissione Esteri
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Inizia alla Camera dei Deputati la
discussione sul “decreto missioniâ€, che prevede la proroga fino al 31
dicembre 2014 delle missioni internazionali, con uno stanziamento di
quasi 450 milioni di euro. Un decreto, il cui voto è previsto per martedì 9
settembre, che ricalca quello di sei mesi fa, atto a rifinanziare le missioni
internazionali, ma che arriva proprio nel momento in cui in ambito nazionale,
invece, il Governo Renzi conferma il blocco degli stipendi per gli
statali per il quinto anno consecutivo.
“Nonostante il susseguirsi di ben due Governi in un
anno, quello Letta e quello Renzi – afferma il deputato pugliese Emanuele Scagliusi,
membro M5S della Commissione Esteri alla
Camera –  siamo ancora in assenza di una legge quadro
che strutturi in maniera chiara e responsabile le iniziative militari e di
cooperazione internazionale. Evidentemente, lo scopo è quello di
occultare,  tramite l’urgenza dei decreti legge, gli sprechi e le
disfunzioni, evitando quindi una opportuna discussione su ogni singola missione,
inserendole tutte nel medesimo provvedimentoâ€.
Nello stesso decreto anche i finanziamenti ai
“Comitesâ€, organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti
direttamente dai connazionali residenti all’estero in ciascuna circoscrizione
consolare, con lo scopo di cooperare con l’autorità consolare nella tutela dei
diritti e degli interessi dei cittadini italiani residenti
all’estero.
“C’è da constatare
che, – continua Scagliusi
(M5S) – rispetto ai precedenti decreti, vengono finanziati
anche i Comites, uno strumento di cui abbiamo chiesto la soppressione,
ritenendolo uno spreco di risorse con il solo scopo di individuare soggetti che,
attraverso i loro contributi, mirano ad essere candidati al Parlamento italiano
nelle circoscrizioni estere. È oramai noto come questi enti siano totalmente in
mano alla sinistra italiana e, in generale, ai partiti politici. Il rinnovo dei
Comites è previsto per il 31 dicembre prossimo: nel mondo ce ne sono ben 124 e
sono, de facto, organi di partiti all’estero, ai quali vengono concessi prima 2
milioni di euro, poi un altro, poi ancora altri 2 milioni di euro nella speranza
che, un giorno o all’altro, inizino finalmente a funzionareâ€.
Irrisori, invece, risultano i finanziamenti
destinati alla cooperazione internazionale. Nonostante la necessità dell’Italia di allinearsi
alle indicazioni europee in crescita fino allo 0,7%, infatti, nell’ultimo
decreto vengono a malapena aggiunti 100.000 euro, passando dunque da 34,7
milioni di euro a 34,8. “In altre
parole – continua il deputato pugliese Scagliusi
(M5S) – non ci sono fondi per sbloccare gli stipendi degli
statali e delle forze di polizia, cosi come sostenuto dal Ministro Madia, le
scuole crollano, i genitori sono costretti persino a fornire la carta igienica
ai figli, i posti letto negli ospedali sono sempre meno e il governo Renzi
continua a spendere quasi
un miliardo in un anno per le missioni di  guerra
internazionaliâ€. E l’assurdità di questi
finanziamenti, per il M5S, emerge con forza nell’articolo del decreto in cui
vengono stanziati 333.000 euro per la traduzione dei manuali di utilizzo
di alcuni veicoli, concessi in regalo alla Repubblica di Gibuti con il
precedente decreto.
“Abbiamo più volte chiesto il rientro a casa dei
nostri marò avanzando la proposta di sospendere la partecipazione dell’Italia
alle operazioni antipirateria ‘Atalanta’ e ‘Ocean Shield’.
Abbiamo sostenuto l’inutilità di dare armi ai Curdi, perché non si fa altro che
buttare benzina sul fuoco della guerriglia irachena. Abbiamo spesso chiesto
quale fosse la posizione italiana ed europea nei confronti della crisi ucraina e
dell’embargo russo. Ma – conclude Emanuele
Scagliusi (M5S) – non abbiamo ricevuto valide risposte dal
Governo. Ci troviamo in
Parlamento perché portavoce di quei cittadini che si sono stancati di sottostare
a leggi ingiuste, che nulla hanno a che vedere con la tutela dei loro diritti, e
di assistere a delle scelte, che spesso non hanno una ratio ben definita, portate avanti dal
Governo con cocciuta ostinazioneâ€.