All'attenzione del direttore responsabile della Gazzetta del
Mezzogiorno Giuseppe DE TOMASO,
Come
presidente dell’Associazione Salam, sono rimasta sconcertata dall’articolo che
avete pubblicato in data 30 Agosto, soprattutto perché a differenza degli
articoli pubblicati dalla vostra testata in passato, è mancato nell’articolo di
ieri un minimo di informazione di base. Primo tra tutti vi informo che in data
31 luglio si è chiuso il bando pubblico della Prefettura di Taranto finalizzato
alla ricerca di 1300 posti d’accoglienza destinati a migranti. A tale bando
pubblico hanno partecipato tutte le associazioni che
in questo periodo sono
state convenzionate con la Prefettura per la gestione dei centri
d’accoglienza già esistenti sulla provincia di Taranto con l’aggiunta di altre
realtĂ associative della provincia e fuori provincia (le associazioni di Taranto
e provincia sono Abfo, Circolo Arci Svegliarci, Babele, Arci comitato
Territoriale, Associazione Magna Grecia Formazione, Coop Sociale Escargo, Ass.
Noi e Voi Onlus). All’apertura delle buste è stata stilata
la graduatoria pubblica, visibile sul sito della
Prefettura di Taranto, in cui si evincono chiaramente i posti messi a
disposizione e le diarie giornaliere comprensive di pocket money che ogni
associazione ha proposto. Dalla graduatoria a scorrimento
(che significa
che tutti i centri potrebbero essere aperti), che vi invito pertanto a
guardare di modo da essere informati su chi e dove ci saranno i prossimi
centri, si evince che la prima classificata è Salam in quanto ha offerto i
servizi richiesti dal “Capitolato speciale d’appalto”, al prezzo più basso,
ovvero 30 euro comprensivi di: 2,5 euro di pocket money, 15 euro di ricarica
telefonica, kit sanitario, kit vestiario, vitto e alloggio e pagamento stipendi
(
vi invito quindi a farvi “due conti” alla mano per capire se vi è la
possibilitĂ di interessi differenti da quelli di accogliere e dare
servizi). Ecco, se giĂ aveste saputo o pubblicato questo, avreste non
solo reso un servizio d’informazione corretto, ma avreste capito il perché si è
aperta una struttura nuova a Paolo VI. Inoltre, nel “Capitolato speciale
d’appalto”, parte integrante del bando pubblico, non si parla mai di volontari
ma di "personale"Â regolarmente assunto con contratto che rispecchi il
CCNL. Dopo la pubblicazione della graduatoria, Salam ha proceduto ad assumere le
12 persone che il bando richiede e lo ha fatto sulla base di una valutazione di
titoli e colloqui di lavoro individuali con ogni persona. Ora vorrei
capire se il problema che ha destato clamore è che 12 disoccupati della
provincia di Taranto hanno iniziato a lavorare (perché effettivamente in una
città come Taranto risulta un pò strano essere assunti) o se invece il problema
è che questi giovani fossero dei volontari. Vorrei, a tal propositoÂ
sottolineare che il volontariato non si può e non si deve sostituire allo Stato,
pertanto da un momento d’emergenza, come sono stati questi primi mesi, in cui si
sono approntate strutture d’emergenza gestite dal Comune di Taranto come l'ex
Mercato Ortofrutticolo Tamburi , Palaricciardi e Baby Club,
stiamo
passando ad un secondo momento ovvero
quella della pianificazione
dell’accoglienza: ecco perché un bando ed ecco perché le assunzioni! Inoltre
specifico che ogni lavoratore svolge 4 ore a Paolo VI, quindi ha tutto il tempo
di dedicarsi anche al “Babyclub” e che gli orari e i turni sono fruibili al
Comando dei Vigili Urbani. Ora stando a quello che dice il Ministero
Alfano, la svolta dell’operazione “Mare Nostrum” si dovrebbe avere dal 3
ottobre:i i contratti si fermano a Settembre in quanto aspettiamo direttive dal
Ministero prima di procedere a dei contratti di periodi piĂą lunghi. Infine, per
quanto concerne il Baby Club, vi informo che da luglio è stata siglata
una
convenzione con il Comune di Taranto in cui Protezione Civile, “Noi e voi” e
Salam hanno preso degli accordi su chi fa cosa nelle strutture. Ovviamente
immagino che non abbiate avuto la possibilitĂ Â di prendere visione neppure
della convenzione citata, prima di scrivere l’articolo, e che quindi non
sappiate che
la struttura è gestita dal Comune e che le associazioni prestano
solo delle ore di volontariato ognuno nelle loro competenze specifiche.
Inoltre nell’art.5 si evince chiaramente che non vi è nulla a pretendere da
parte delle associazioni verso il Comune o verso la Prefettura. Infine per
quanto concerne le presenze, le stesse sono registrate dal comando dei vigili
per quanto concerne il Baby club, e che quindi non vi è nessun interesse da
parte nostra, se non quello che tutti i minori vengano collocati in centri
appositi e quello di segnalare gli allontanamenti alla Questura. Concludo
informandovi che l'Associazione Salam è stata fondata nel 2010, ha diverse sedi
in Italia e all’estero, con sede legale a Taranto; ha inoltre la gestione
di un progetto del Ministero dell’Interno denominato SPRAR (Servizio di
Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) a Martina Franca, destinato
all’accoglienza di adulti e famiglie, tra l’altro il più grande della provincia,
riprova del fatto che nessuno si è improvvisato a fare questo lavoro, che ci
siamo occupati sempre di profughi, soprattutto nelle rotte del deserto del
Sahara dove abbiamo due delle nostre sedi estere. Sperando di avervi informato
al meglio sul nostro lavoro, per rendere il miglior servizio d’informazione che
si addice alla vostra testata, porgo i miei distinti saluti.
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