MEDIO ORIENTE:
ANCHE LA PUGLIA FACCIA LA PROPRIA PARTE E NON SI RENDA COMPLICE DEI MASSACRI DI
GAZA
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Il deputato pugliese Scagliusi (M5S)
invita il Presidente Vendola a cessare momentaneamente i rapporti con le
aziende israeliane operanti nelle colonie
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Dopo aver richiesto al Ministro
degli Esteri Mogherini di riferire in Aula sulla posizione dell’Italia dinanzi
al conflitto in corso a Gaza, che non accenna a fermarsi, i parlamentari M5S
hanno richiesto al Governo Renzi di interrompere immediatamente la fornitura
di armi allo Stato d’Israele e di sospendere temporaneamente tutti gli
accordi economici con Tel Aviv. Un invito, ora, che viene rivolto anche
al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dal deputato pugliese Emanuele
Scagliusi, componente 5 Stelle della Commissione Esteri alla Camera.
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“Visti i molteplici intrecci tra
la nostra regione ed Israele, in primis per quel che riguarda gli accordi
commerciali – dichiara Scagliusi (M5S) – chiediamo al Presidente
Vendola di cessare momentaneamente i rapporti con le aziende israeliane
operanti nelle colonie, così da non esser complice del massacro che si sta
perpetrando nella Striscia di Gaza”.
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I parlamentari 5 Stelle hanno
richiesto, nel breve termine, l’immediato richiamo dell’ambasciatore italiano a
Tel Aviv Francesco Maria Talò nonché l’interruzione degli aiuti economici per
la Striscia di Gaza qualora Hamas dovesse attaccare Israele in stato di tregua
concordata (senza che ciò infierisca sugli aiuti umanitari per la popolazione
gazawa). Ma nella proposta M5S compaiono anche suggerimenti a piĂą lungo
periodo come l’emanazione di nuove linee guida sull’etichettatura dei
prodotti israeliani, in modo tale da bloccare l’importazione di quelli
provenienti dalle colonie illegali; la revisione degli accordi euromediterranei
del 1998 che abbattono i dazi per l’export israeliano senza distinguere se il
prodotto è di colonia o meno; il risarcimento economico ai donatori di aiuti
umanitari distrutti da Israele o Hamas; la revisione del diritto di veto nel
consiglio di sicurezza dell’ONU. “Non è equo, infatti – commenta
Scagliusi (M5S) – che, a parità di risoluzioni violate, alcuni stati
siano sanzionati e altri no, in base all’amicizia con uno tra Stati Uniti,
Cina, Regno Unito e Francia. Riteniamo, inoltre, opportuno – conclude il
deputato pugliese della Commissione Esteri – che, alla luce degli
attacchi indiscriminati dell’esercito israeliano su scuole, ospedali e centri
per l’infanzia, la Corte dell’Aja valuti l’apertura di un processo per crimini
di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti del Governo Netanyahu”.
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