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All’ assessore Vincenzo Di Gregorio
p.c.
Sigg. PREFETTO
SINDACO
Segretario Generale
Ufficio Legale
"QUEL TESORETTO DIMENTICATO”
16 appartamenti sequestrati d’urgenza nella Città Vecchia perché a rischio
crollo.
16 Famiglie senza più casa per la leggerezza, se così vogliamo chiamarla, di
funzionari comunali che avrebbero o omesso ogni forma di controllo o
collaudato opere mai realizzate.
9 Indagati tra funzionari e dirigenti comunali, oltre ad imprenditori.
E’ l’ultimissima vicenda, amara vicenda, in questa città già fin troppo
depredata e abbandonata, una vicenda, scoppiata qualche giorno fa con l’
intervento della Magistratura e della G. di F., che ha fatto emergere un’oscura
storia di connivenze per un Progetto di recupero e risanamento strutturale
finanziato dalla Regione per 725.000 euro oltre 16 anni fa ed oggetto di
varianti. Una storia emblematica nella quale emergono responsabilità a vario
titolo ( si pensi che non sono state realizzate le opere di sostegno delle
fondamenta in stabili assolutamente privi!) per i 9 indagati: Marcello
Traversa, Mario Pepe, Pietro Galiuto, Antonio Mancini, Vincenzo Carbone,
Antonio Liscio, Silvio Rufolo, Vincenzo La Gioia, Angelo Catapano: Per 7 di
questi il sostituto procuratore Enrico Bruschi ha disposto il sequestro di
conti correnti e beni per un ammontare di 725.000 euro.
Tanto non cambia la paura, lo sconcerto, le difficoltà dei 16 nuclei familiari
ritrovatisi letteralmente “in mezzo ad una strada”, per fortuna incolumi ma con
l’incognita dell’immediato, per una truffa che tracima gli argini di una
società civile.
Allora, ci chiediamo: a chi compete il controllo dell’esatta esecuzione dei
lavori?
Dirigenti? Funzionari? Assessori? Organi giudiziari? Nel bailamme passato e
presente degli scandali comunali, in cosa o in chi avere fiducia? Andare “ a
prova”? Bel dilemma! Certo è che nella cabina elettorale abbiamo votato,
evidentemente, soggetti non idonei.
In attesa del cambiamento, suggeriamo una seria riorganizzazione del
personale, che porterebbe:
a - al rilascio dei Permessi di Costruzione con relativo introito di "diritti
ed oneri concessori";
b -all’emissione di Ordinanze Sindacali o Dirigenziali (Dissesti Statici) per
indispensabili lavori ai tanti fabbricati abbandonati che "sfigurano" la città
e che garantirebbero notevoli introiti alle casse comunali oltre che un minimo
di decoro ma soprattutto di "decenza" alla città;
c - alla definizione di migliaia di pratiche di Condono Edilizio… da oltre 25
anni dimenticate negli scaffali;
d- alla verifica degli "immobili confiscati" che da 30 anni sono - almeno
sulla carta - di proprietà Comunale, oltre 200 unità immobiliari "locali -
ville - appartamenti", confiscate tra il 1978 ed il 1984 perché abusive, che
potrebbero essere soluzione di tante situazioni problematiche, come, appunto,
quella delle 16 famiglie sfrattate.
L’ elenco, corredato di mappa elaborata dall’arch. Nevio Conte, a seguito di
convenzione con l’A.C. un tempo disponibile presso il Settore LL.PP. è oggi
affidato all’INFRATARAS.
Va accertato chi, soprattutto a che titolo, detiene fisicamente le singole
unità oggetto di confisca , magari verrebbe fuori un altro guazzabuglio, magari
si scoprirebbe che, chi li occupa, continua a comportarsi come se fosse il
proprietario, senza gli oneri dei proprietari, senza pagare il dovuto fitto al
comune-proprietario.
Va verificato, anche, come abbiano fatto per 30 anni “gli esercizi
commerciali” allocati in dette unità immobiliari, ribadiamo "sulla carta di
proprietà comunale”, ad ottenere le “Licenze Commerciali”.
Perché non interrogare INFRATARAS, per capire e sapere a che punto è l'iter
del lavoro... loro assegnato.
Perché non interrogare l’Ufficio Legale per capire e sapere se sia possibile
fingere di non sapere.
Perché non discuterne in seno al Consiglio Comunale per capire e sapere quanti
consiglieri ignorano ?
Una cosa è certa: l'anomala situazione deve essere sanata e riportata nell’
alveo della legalità.
Chi detiene quegli immobili lo fa ABUSIVAMENTE.
Occorre una soluzione praticabile soprattutto sotto il profilo amministrativo
- legale poichè potrebbero essere ”preziosa fonte di reddito” per l’ente
dissestato.
Mai, come in questo momento, proprio quel tesoretto, l'ingente numero di
manufatti confiscati da anni, ma da sempre ignorato, potrebbe venire in
soccorso dell'A.C., per esigenze estemporanee come quella della Città Vecchia,
che richiede decisioni urgenti. Con una disponibilità di 200 locali-ville-
appartamenti non c’è bisogno di ricorrere agli alberghi, con aggravio di spesa
per la collettività già gravata di tasse e balzelli con debiti su debiti per
l'amministrazione. Allora, esimio ass. Di Gregorio, quale assessore al ramo la
esortiamo ad acquisire quei beni per concederli in uso a chi è stato privato
del bene più prezioso: la casa.
Credo che la sua posizione possa essere in sintonia con la nostra, in quanto
appare sensata ed in linea con i criteri di risparmio sui quali va incentrata
una corretta gestione della cosa pubblica, dai cittadini delegata agli
amministratori.
Taranto lì, 27.07.14
E.B.Conenna