Presidente
Renzi si vergogni - Vogliono bloccare la Riforma dei beni culturali e difendere
poteri consolidati: Ministro Franceschini vada avanti con coraggio, noi stiamo
con te
Di Pierfranco Bruni
Se il Presidente del Consiglio Renzi e il CdM bloccano la Riforma dei Beni
Culturali concepita e cucita dall'ottimo Ministro Dario Franceschini, Riforma
"rivoluzionaria" in positivo e volta al "bene" del
patrimonio di una Nazione, si sottoscrive la pagina più buia sui beni culturali
mai siglata negli ultimi settant'anni.
È un fatto sul quale occorre riflettere.
La Riforma Franceschini pone mano a un potete burocratico a tutto svantaggio
delle culture e dei processi culturali.
La vera rivoluzione consiste proprio nell'aprire la visione statica del bene
culturale ad una utenza molto più vasta. La questione, è solo un esempio,
relativa alla autonomia dei Musei è certamente una strategia vincente che si
inserisce in in quadro di politica gestionale internazionale dei beni
culturali. Ma di va togliere potere ai soprintendenti. È vero o falso?
Renzi è consigliato malissimo.
Non si vogliono spacchettare i poteri costituiti. Questa è la vera
questione. Basta leggere gli interventi di coloro che sono intervenuti
criticando la Riforma.
Da una vita ci sono delle caste che non fanno altro che essere contro. Ma con
chi sono, con chi stanno, cosa leggono nei beni culturali?
La si smetta di polemizzare ogni qual volta si vanno a toccare sistemi che sono
comunque obsoleti.
Renzi, non so quando possa capire di sistemi museali e di processi economici
sui beni culturali o di valorizzazione e fruizione del patrimonio storico, ma è
bene che cambi consiglieri e lo inviterei a leggere la storia dei beni
culturali degli ultimi trent'anni per rendersi conto dei nomi che si oppongono
alla Riforma Franceschini.
Una pura manifestazione politica che Franceschini andrebbe a sdoganare.
Il Sindacato Libero Scrittori Italiani appoggia la Riforma e invita il Ministro
a non fermarsi.
Questa Riforma è necessaria. È doverosa per la strategia della cultura in una
Nazione che dice di possedere la più alta percentuale di beni della cultura.
Ministro vada avanti. Noi stiamo con lei. Non si faccia fermare dai burocrati
del potere costituito.
I beni culturali sono patrimonio nazionale e non un patrimonio di caste gestito
da poteri consolidati.