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Domenica 13 luglio 2014, dalle ore 10.30 presso Lido
Azzurro, alle porte della cittĂ di
Taranto, Associazioni, Comitati, Movimenti e liberi cittadini, in appoggio al
Movimento STOP TEMPAROSSA, si incontreranno per manifestare contro
l’ennesimo progetto che darebbe il definitivo colpo di grazia ad uno sviluppo
alternativo del territorio jonico che sogna e ambisce certamente ad altro,
rispetto all’ormai evidente progettualità che si muove seguendo una “ragion di
stato” incurante della salute e del benessere dei cittadini di Taranto e della
sua provincia.
Dopo l'insofferenza manifestata dalle compagnie internazionali per lo
stop imposto dal Comune di Taranto al progetto che prevede la costruzione di
due serbatoi da 180mila metri cubi, per la ricezione di petrolio estratto a
"Tempa Rossa" in Basilicata, urge far sentire alle istituzioni sorde
tutta la determinazione di un popolo stanco di subire scelte scellerate di un
Governo che, per bocca dello stesso sottosegretario alle Infrastrutture e
Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, afferma: “… il progetto
Tempa Rossa va realizzato, in quanto non è possibile rinunciare ad un
investimento da 300 milioni”.
Queste dichiarazioni dimostrano tutta la miopia delle piĂą alte
Istituzioni verso un territorio già ampiamente violentato dall’ILVA, dalla
CEMENTIR e dalla stessa ENI dato che il carico inquinante aumenterebbe come
da dichiarazioni rese dalla stessa azienda.
Ed è per questo che è necessaria una mobilitazione corale che non
permetta di lasciare nelle mani di chi segue solo logiche di becero profitto il
nostro destino e quello dei nostri figli.
Manifestiamo uniti il dissenso gridando forte il nostro desiderio alla
vita.
Per questo, domenica 13 luglio, sono invitati alla partecipazione
non solo i cittadini della provincia tarantina, ma anche e soprattutto gli
organi di stampa e le emittenti televisive per dare visibilitĂ ad una
popolazione che desidera un altro futuro che non sia giĂ stato disegnato da chi
ci vuole complici della distruzione di un meraviglioso territorio e schiavi di
un inarrestabile inquinamento.
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Movimento “STOPÂ
TEMPAROSSA”