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Pagamenti, costi minimi
d’esercizio e legalità le richieste degli Autotrasportatori di Casartigiani
Taranto che se non saranno risolti entro luglio porteranno alla Mobilitazione
della Categoria Autotrasporto.
Molte delle Imprese di
Autotrasporto infatti, non vengono pagate da Dicembre 2013 il piĂą importante
debitore tra questi è proprio l’Ilva il colosso dell’acciaio che ha chiuso
tutti i pagamenti ai suoi piccoli fornitori.
Ma non solo ritardo dei pagamenti
ma gli autotrasportatori lamentano anche l’affido indiscriminato delle commesse
ad aziende di Bari – Noci – Ecc, quindi non solo il danno ma anche la beffa.
“Ci ammazzano prima con la
diossina e poi ci fanno morire anche di fame ” questo ed altri I commenti degli
autotrasportatori riunitisi in assemblea la scorsa settimana.
Per questo motivo Casartigiani ha
deciso di scrivere al Prefetto di Taranto – Al Sindaco di Taranto e
all’Assessore Capone per chiedere un intervento immediato sulla questione con
la Costituzione di un Tavolo Inter- istituzionale al fine di garantire
l’equilibrio sociale.
Una situazione ormai che tende
sempre di piĂą a degenerare che mette a rischio molteplici posti di lavoro, una
moria silenziosa del comparto fa il paio con la congiuntura economica attuale e
i problemi strutturali di un paese in declino,
La richiesta di ordine e legalitĂ
non riguarda solo l’indotto Ilva in quanto tutto il comparto dell’autotrasporto
lamenta il disinteresse delle istituzioni e degli organi di controllo in
materia di pagamenti e costi minimi, diritti sanciti dalla legge e mai
rispettati.
Se la situazione continua di questo
passo e se ci fosse un vero fermo attualmente, i negozi sarebbero vuoti e la
città paralizzata D’altronde il trasporto su gomma la fa da padrona con oltre
il 90% della merce trasportata nella pancia dei tir.
Dentro i bestioni della strada
c’è di tutto: alimenti, farmaci, mobili, giornali, benzina, carichi
pesanti. Eppure loro, i padroncini, si sentono sempre più schiavi di un
sistema in caduta libera che li divora fino a spremerli. Sono in molti a porsi
la fatidica domanda: meglio imprenditori o dipendenti? «La categoria è
esasperata»,. «Ieri con una ditta ci mantenevi una famiglia, costruivi la casa
e facevi studiare i figli. Oggi tra spese che aumentano e commesse che calano,
si rischia di chiudere baracca nel giro di pochi anni, se non mesi».
Il Nostro principio e quello
propositivo di risolvere le problematiche al fine di garantire la crescita
socio economica della nostra provincia ma l’esasperazione degli imprenditori è
ormai arrivata quasi al limite.,
Cordiali
saluti Ufficio Stampa Casartigiani