POS OBBLIGATORIO,
PER L’ABBATE (M5S) UNA MISURA VESSATORIA PER PROFESSIONISTI, ARTIGIANI E
COMMERCIANTI
Â
I deputati M5S hanno depositato una
risoluzione in Commissione Finanze ed AttivitĂ Produttive per modificare la
norma, tutelare le start up e trasferire i costi delle
transazioni a carico delle banche
Â
Mancano
ancora pochissimi giorni, ma dal 30 giugno prossimo scatta per tutti coloro che
vendono prodotti o servizi, anche artigiani o professionisti, l’obbligo di
dotarsi di POS e di accettare pagamenti con carte di debito dai 30 euro
in su. E, quindi, a fronteggiare ulteriori spese fisse e di transizione
legate all’operazione: un ammontare calcolato dalla Cgia di Mestre intorno
ai 1.200 euro l’anno. Le transazioni tramite carta di debito, infatti,
hanno un costo, una commissione che naturalmente finisce nelle tasche delle
banche.
Â
“Si introduce obbligatoriamente e
ingiustamente dunque – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate
(M5S) – un intermediario, la banca, alla quale viene garantito un
introito aggiuntivo a discapito degli esercenti, pur non svolgendo alcun ruolo
reale e concreto nel rapporto tra lo stesso e l’utente. Tracciabilità e
trasparenza fiscale possono essere subito garantite senza costi aggiuntivi per
professionisti e imprese attraverso altri strumenti, quali ad esempio il
bonifico elettronico o gli assegni bancari. Le transazioni tramite carta di
debito sono ad oggi costose e vantaggiose solo per gli istituti di credito. Se
si vuole combattere veramente l’evasione e recuperare risorse significative per
le casse dello Stato, occorre contrastare paradisi fiscali ed evitare lo scudo
fiscale”.
Â
Alla
Camera i 5 Stelle hanno presentato una risoluzione in Commissione Finanze ed
Attività Produttive per limitare, fino al 30 giugno 2015, l’obbligo normativo
soltanto ai soggetti con almeno 200mila euro di fatturato, per escludere
dal vincolo tutte le nuove attivitĂ per almeno due anni e per trasferire i
costi delle transazioni a carico delle banche.
Â
“Riteniamo la diffusione della
moneta elettronica una conquista importante e che l’e-commerce vada sostenuto
attraverso la diffusione della banda larga sia nell’ottica dei benefici a
favore dei consumatori sia per le ricadute positive sulla competitivitĂ delle
nostre imprese nei mercati esteri – conclude L’Abbate (M5S) – Eppure
l’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso pos risulta dannoso, in
questo momento, per le Pmi ed i professionisti, anche perché non è graduato in
base al fatturato e quindi finisce per essere vessatorio soprattutto per le
piccole e micro imprese. Andrebbero salvaguardate quantomeno le start up che
hanno bisogno di tempo e respiro per lanciarsi ed affermarsi: imprese a cui
l’ulteriore spesa fissa aggiuntiva pesa non poco”.
Â