In data 12 giugno 2014 all’interno delle officine
tarantine(ex baraccamenti cattolica) si è svolta l’assemblea a seguito della
chiusura delle indagini preliminari riguardanti lo sgombero del 12
febbraio 2014.
Ancora una volta ci ritroviamo a discutere di una pratica
istituzionale che crea fratture, Â accusando chi tenta di fare del bene a
questa città , nel tentativo di colmare le lacune e gli scempi che il malaffare
crea.
Ci siamo chiesti come fare a contribuire ad un processo di
trasformazione di questa città . A fronte delle innumerevoli richieste
inascoltate, abbiamo deciso di agire per costruire uno spazio capace di
sviluppare laboratori in grado di creare alternative reali in un territorio che
non offre prospettive ai suoi giovani.
Abbiamo sentito innumerevoli incoraggiamenti da parte anche
di cariche istituzionali a continuare a percorrere la strada della costruzione
dell’alternativa, ma oggi sembrano così ipocrite, così da ‘campagna
elettorale’ che ci indignano.
Siamo convinti che tutte le vicissitudini di quella mattina
siano dovute all’inadeguatezza dell’intervento delle forze dell’ordine,
decisamente eccessivo, e al silenzio assoluto del comune in risposta al grido
di insofferenza che l’intera cittadinanza ha manifestato quella mattina e non
solo.
Oltre al danno la beffa, queste denunce ne sono la prova, 37
indagati per vari capi d’accusa; ed è qui che si intravede la frattura che le
istituzioni cercano di creare: dividere i cittadini in gruppi di buoni e cattivi.
Noi vogliamo rispondere con l’aggregazione, perché lo
sgombero non è un attacco solo alle officine tarantine, ma ad un ideale, quello
di essere cittadini attivi, quello di non volere più subire soprusi ed
ingiustizie da parte delle istituzioni e dei potentati economici, insomma
quello di essere protagonisti del futuro della propria città .
È su questo che si basa la consapevolezza che queste
indagini interessino tutti i cittadini e non solo gli indagati.
Per questi motivi chiediamo la solidarietà di tutta la
cittadinanza e invitiamo chiunque sposi questo ideale ad  incontrarci di
persona nelle nostre assemblee e nelle nostre iniziative pubblicizzate in rete.
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