UPI PUGLIA: “LA REGIONE
PUGLIA CHIARISCA LA SUA POSIZIONE SULLE PROVINCE,
ORA CHE ORMAI SONO IN
FASE DI ESTINZIONE LE DELEGA IL RILASCIO DELL’AIA
DELLA VIA E DEL RIR, MA
I SOLDI DEI SERVIZI VANNO A FINIRE NELLE SUE CASSE”
L’atteggiamento della Regione Puglia nei
confronti delle Province è tutt’altro che coerente e lineare.
In questi anni, nel corso del processo
decisionale a livello nazionale sul futuro assetto delle Province e la relativa
riforma, il presidente Nichi Vendola attraverso i suoi assessori aveva chiesto
a gran voce la soppressione degli enti provinciali, salvo poi, due settimane fa
in zona cesarini, impugnare la Riforma Delrio dinnanzi alla Corte
Costituzionale.
Nel frattempo, però, la Regione Puglia decide di
delegare le Province – le cui funzioni sono ormai in via di imminente
esaurimento in virtù del suddetto Decreto –in materia ambientale, per il
rilascio della Valutazione di Impatto ambientale (VIA), dell’Autorizzazione
Integrata Ambientale (AIA) e dei Rischi di incidenti rilevanti (RIR). Un
trasferimento di competenze avvenuto lo scorso febbraio con due distinte leggi
regionali la n.3 e la n.4 che, piuttosto che chiarire un quadro istituzionale
giĂ fin troppo caotico e compromesso per via dello svuotamento dei poteri alle
Province, contribuisce a rendere il servizio al cittadino e alle imprese ancora
piĂą burocratizzato.
Nella due leggi, infatti, non solo non si fa
riferimento alle risorse economiche che devono essere destinate agli uffici
provinciali che, nonostante siano in dismissione, dovrebbero continuare a
garantire il servizio.
Paradossale, infine, appare il presupposto
stabilito nelle leggi che il richiedente le autorizzazioni debba versare la
tariffa prevista non alla Provincia che fornisce il servizio, bensì alla
Regione Puglia o all’Arpa.
Per questo motivo diventa indispensabile che la
Regione Puglia fornisca quanto prima alle Province chiarimenti seri e coerenti
sulle due leggi con le quali ha delegato a istituzioni in via di estinzione
servizi troppo importanti per essere lasciati in balia di interpretazioni, che
peraltro prevede ulteriori accise, sempre a carico del cittadino e a beneficio
della Regione Puglia.
Bari, 16 giugno 2014
UPI –PUGLIA
Mariateresa D’Arenzo
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