COORDINAMENTO DELLE FORZE POLITICHE E SOCIALI,
che si riconoscono nello Stato Libero e Indipendente delle Due Sicilie
(Granne Sudd-Nazione Napolitana-Sud Libero-comitati lavoro, mare,
agricolo,-Giustataranto-Giustalizzano-GiustAvetrana)
Lizzano - largo Bino,6 - 74020
TEL. 345 76 414 87 - meridionalista@libero.it
Lizzano, 2 giugno 2014
Alla Stampa cartacea e televisiva
ai Sindaci e ai Prefetti
ai presidenti di regione
al presidente del consiglio
al presidente della repubblica
alla commissione della
Unione Europea
alla commissione
dei diritti umani - Onu
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oggetto: DENUNCIA PUBBLICA sugli ostacoli dello Stato Colonizzatore
Italiano
il sottoscritto, Giuseppe Quaranta, in qualità di responsabile del
Coordinamento delle forze politiche e sociali (Granne Sudd-Nazione
Napolitana-Sud Libero-comitati lavoro, mare,
agricolo,-Giustataranto-Giustalizzano-GiustAvetrana) comunica ai
destinatari che il giorno 2 Giugno dell’anno 2014 doveva tenere manifestazioni,
riguardo la grande vittoria del rigetto di popoli napolitani, sardi e
siciliani, alle consultazioni delle Europee e per dimostrare la grossa
illegittimità di questo Stato, che nel 1946 continuò ad agire come i suoi
predecessori, CHE PRATICAMENTE SONO OSTACOLATI E QUINDI IMPOSSIBILI DA TENERE,
PROPRIO PER UNA CATTIVA GESTIONE DEMOCRATICA DELLO STATO ILLEGITTIMO ITAGLIANO.
INFATTI, L'italia colonizzatrice che occupa il nostro Paese da un secolo e
mezzo, in modo illegittimo, non intende lasciarci parlare, nei nostri
Comuni, proprio oggi dove 68 anni fa, si commise un'altra illegalità, negando a
milioni di persone di scegliere tra la monarchia savoiarda e la repubblica,
arrivando a sparare sulla nostra gente (con 9 morti e 150 feriti) e
completandone con un vero colpo si Stato, attraverso il solito broglio
elettorale di alcuni milioni di voti fasulli (proprio come avvenne nel
plebiscito del 1861 - per annettersi l'intero regno delle due sicilie)
Pertanto denunciamo alla opinione pubblica e agli organi preposti di questo
Stato Carceriere, (sindaci-presidenti di regione-prefetti-presidente del
consiglio e della repubblica-sino alla commissione della Unione europea e ai
diritti dell'uomo), la impossibilità di esprimere la propria opinione in
pubblico, visto che tutti i Sindaci, nessuno escluso, ci consente di usufruire
di strumenti utili per diffondere la nostra idea sulla situazione attuale e le
cause che ci hanno portato a queste drammatiche situazioni.
Neppure gli ambienti pubblici, come le sale comunali, sono negate alle
nostre realtà associative che si riconoscono nello Stato Libero e Indipendente
delle Due sicilie.
Per non parlare della stampa cartacea e televisiva, che
profumatamente viene finanziata da questo Stato, per censurare-manipolare e
annullare, qualsiasi nostro evento e soprattutto notizie.
Siamo costretti ad attrezzarci, mentre il fascio dei partiti, spadroneggiano
con mezzi e danaro pubblico, dimostrando impunità alla nostra gente, che da
sempre (cioè da un secolo e mezzo) è costretta a sottomettersi a questi nuovi
«bravi» di manzoniana memoria.
Speriamo, che questa sera i briganti di torre colimena, siano riusciti a
trovare una soluzione per intervenire in piazza municipio a Manduria.
Così, come speriamo che la comunità internazionale, intervenga quanto prima
per lasciarci liberi e renderci indipendenti da questo Stato antidemocratico e
fallimentare.
La “repubblica italiana” non ha fondazione legale in quanto il mancato voto
dei cittadini italiani di Istria, Dalmazia, Isole Ioniche e adriatiche al
referendum monarchia-repubblica del 1946, non consente di determinare la
vittoria definitiva della Repubblica e pertanto il referendum, tanto più che il
voto si è svolto in stato di guerra civile con il governo italiano che
finanziava il progetto di realizzare una repubblica sovietica nel
Lombardo-Veneto e nelle suddette terre ex-venete. (dalla
Comunicazione 2014 di illegalità delle elezioni al Parlamento Europeo, fatta da
Peppe40 e indirizzata ai Sindaci, Prefetti, Presidente della
Regione, Presidente della Repubblica Italiana e ai rappresentanti legali della
UE)
Distinti saluti.
Il responsabile del coordinamento
delle forze politiche e sociali
Giuseppe Quaranta