Sono un italiano
indignato,
magari sono laureato, ma
non trovo lavoro. Dopotutto in quella maledetta FacoltĂ mi hanno insegnato a
leggere dei libri, io non so come si lavori davvero. E se non avessi studiato
sarei rimasto a fare il precario comunque.
O magari sono un
imprenditore e mi sono dovuto sobbarcare tutti gli oneri conseguenti al credit
crunch post-crisi 2008. Inoltre lo Stato era in debito con me e, non pagandomi,
mi ha costretto a fallire.
O magari sono un
lavoratore e mi sono stancato di dover sempre pagare per gli altri. Di vedere
tasse su tasse e avere la solita merdosa busta paga di sempre.
Insomma, si, sono
veramente incazzato. Sono furioso con questi porci ladri che mi rubano la
possibilitĂ di crearmi una vita serena. Li odio con tutto il cuore.
Anzi, con il 22% del mio
cuore.“
Io non vi capisco,
italiani. Io ormai da anni non mi pongo più il problema della
questione-Italia. Non credo in una soluzione politica per questo Paese. Ho
votato 5 Stelle durante i suoi inizi, ma l’italiano riesce a farmi perdere
la voglia di fare qualsiasi cosa nella quale sia coinvolta la societĂ . Un
esempio è proprio ciò che è successo ieri sera. Che poi è ciò che succede
da sempre, in Italia. Mesi, anzi anni di proclami, di “stiamo male”, di “non
c’è lavoro”, di “la crisi ci uccide ed il nostro Governo è asservito ai
tedeschi”. E poi? E poi il Partito che più di tutti viene indicato come
responsabile di questa situazione, che sostiene il terzo governo tecnico di
fila (mai successo nella storia), prende il 43% dei voti.
Ma allora, state davvero così male? Siete
davvero così indignati? Come mai che poi il 5 Stelle finisce per prendere meno
voti rispetto all’ultima volta? Qualcosa non mi torna.
E penso che la maggior
parte degli italiani non stia male. Perchè se questo Paese va avanti,
nonostante sia economicamente impossibile, dai dati che abbiamo, vuol dire che
c’è ricchezza sommersa, rubata un po’ da tutti e non conteggiabile. Come si
spiega un risultato del genere? Nel 2011 divennero tutti improvvisamente anti-berlusconisti.
Ci aveva fatto fallire (o meglio, coloro i quali, a causa sua, ci tenevano in
vita avevano deciso di staccarci la spina), eravamo finalmente alla sua fine
politica, condita da scandali su scandali. Eppure oggi, nonostante lo scandalo
Dell’Utri, prende il 18%. Quasi quanto il 5 Stelle. Assurdità epocali,
impensabili in un sistema moderno.
Ma
evidentemente non sta poi così male, a tanti, evadere le tasse, non
lavorare e venire comunque retribuiti se si è nel pubblico, andare in pensione
10-15 anni in meno rispetto al resto d’Europa, ecc. Dunque, so che non dovrei
dirlo, ma lo dico lo stesso:Â io
non ho più voglia di fare nessuna attività o sforzo mentale per gli italiani. Rispetto
enormemente chi ci crede, i ragazzi e gli adulti che non si arrendono e provano
a sperare di fare qualcosa. Ma questo è un Paese di indignati al 22%. Un Paese
dove tantissimi rubano. Dove pochi soffrono, troppo pochi e sempre gli stessi.
Io mi auguro di riuscire
a fare ciò che ho in mente. Di scappare da qui e guardarvi da molto distante.
Lo auguro a tutti coloro a cui voglio bene.
E poi vi auguro di
soffrire. Ma tanto. E non di veder soffrire chi ha già sofferto, ma chi si è
giovato di questa situazione. So che questa è un’utopia. Perchè dopotutto
l’italiano sta bene così come è, al 78%. Dunque, per quale motivo dovremmo
sperare di poter cambiare il marcio di questo Paese?
Datemi retta, se siete
onesti, non sprecate la vostra vita dietro ai disonesti. Rimanete onesti, ma
senza farvi male. Costruite il vostro futuro, anche via da qui. Quando non ci
sarĂ nessuno a cui rubare, inizieranno a rubare fra di loro. E li guarderemo
tutti insieme, da fuori. Godendo al 100%.
Â
Â