Con le sue dichiarazioni sul
comizio di Grillo, Michele Emiliano si dimostra un ingrato nei confronti dei
tanti militanti del Pd che nonostante tutto, su base volontaria, lavorano nella
campagna elettorale per dare al Paese un segnale di speranza. E che lavorano
per contrastare il messaggio distruttivo di Grillo, il quale scommette né più
né meno sul fallimento del paese e della politica.
Dire che bisogna mollare tutto e
allearsi di corsa con Grillo è una castroneria che non tiene conto del fatto
che Grillo non ha mai, e dico mai, mostrato di voler collaborare con qualunque
forza politica per il bene del paese. Men che meno con il Pd, sul quale sta
facendo la sua corsa elettorale.
Il giochetto del “non sono
candidato, quindi non mi impegno, o peggio, mi metto di traverso alla campagna
elettorale degli altri” non è degno di un dirigente politico. Il dirigente
politico lavora per il partito, Emiliano mostra di voler lavorare per sé
stesso. Mi chiedo come farĂ tra pochi mesi a presentarsi a quegli stessi
militanti per chiedere il sostegno come candidato alla Regione.
Se poi Emiliano guardasse a
quello che è accaduto nella sua regione in questi anni, alle buone
amministrazioni locali, alle tante realizzazioni positive del governo regionale
del centrosinistra, troverebbe argomenti sufficienti per controbattere a
Grillo. In Puglia sulla raccolta differenziata, sulle rinnovabili, sul
risparmio idrico, sull’ecosostenibilità degli edifici pubblici, sull’utilizzo
delle rinnovabili, sulla rigenerazione e sulla pianificazione urbanistica,
molte amministrazioni guidate da uomini del PD, da almeno quindici anni, hanno
raggiunto dei risultati dai quali Grillo ha solo da imparare. Quindi
Emiliano di che va ciarlando?
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Sergio Blasi
Consigliere
regionale Pd in Puglia
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