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Reclamo al ministro degli interni per coop. "Aquilone", "La Canosa", "Demetra", "Cadma" e "Nuova Luce"
venerdì 11 aprile 2014
da meridionalista@libero.it




COMITATO LAVORO del Sindacato per l'AUTogestione sede centrale > Largo Bino,6 - 74020 lizzano tel. 345 76 414 87 - email meridionalista@libero.it  Al Ministro del lavoro Al Ministro della Sanità Al Ministro dello Sviluppo Economico

 

e p. c.  Al Dipartimento Provinciale del Lavoro  Via Orazio Flacco, 11 - Taranto Alla Direzione ASL di Taranto viale virgilio 31 . taranto Alla Soc. Coop.va Sociale CADMA  via Pergolesi 11 - 20124 Milano Alla Soc. Coop.va Sociale Nuova Luce via  cugini cinieri Sava

Al Prefetto di Taranto

Alla Procura della Repubblica

 

Oggetto:  reclamo agli organi competenti sulla cattiva gestione del DPL di

taranto, nello abbandonare l’attuale controversia tra  i lavoratori

delle cooperative sociali “aquilone” e “lacanosa” e le società cooperative “Demetra”-“Cadma” e “nuova luce” affidatarie di strutture di riabilitazione e di accoglienza residenziale, da parte dell’Asl di Taranto,

 

La sopraindicata associazione sindacale, informa gli spettabili organismi superiori e di controllo, dell'attuale gravissima situazione verificatasi e prontamente denunciata dal comitato lavoro (del sindacato per l’autogestione), persino dall'anno 2011, cioè da quando la Asl di taranto, consentì nell’

affidare a società senza alcun requisito professionale, se non quello politico, praticato in strutture pubbliche, che si sono impegnate a sostenere, sia contro il tar di puglia, sia nell’aiutarli al consiglio di stato, sia nel ricattare le aziende che hanno fatto ricorso, riuscendovi, quindi nel solo modo di calpestare leggi e regole per privilegiare le aziende amiche e complici, arrivando anche a tantissime violazioni, che ancora oggi nessun  magistrato è riuscito a mettere fine a questo comportamento illegittimo.

Infatti, ad ogni incontro, la Asl di Taranto, la unica responsabile di tale disastro, era assente ripetutamente e volutamente, senza che il DpL intervenisse per costringerla ad applicare gli

accordi.

Anche la cooperativa nuova luce, ha disertato gli incontri, perché non voleva riconoscerci come sindacato, arrivando a non rispettare il dpl di taranto, il quale non ha ritenuto fare alcuna

ispezione.

Alle riunioni nel dpl di taranto, la demetra si presentava dichiarando falsatamente di aver ottemperato alla legge, quando non aveva fatto niente, dalle assunzioni obbligatorie, quelle da prelevare dalle cooperative preesistenti “aquilone e lacanosa” e quelle da prendere dalla graduatoria decisa dal DSM di taranto, sino ai licenziamenti e abusi, proprio per discriminare un rappresentante del sindacato, che attualmente sciopera contro delle aziende illegittime e senza alcun requisito professionale, che tanto danno stanno provocando alle famiglie dei pazienti, agli operatori, alle aziende che da decenni gestivano tali servizi e persino all’asl stessa (di taranto).

 

Dopo i vari tentativi di conciliazione, andati tutti deserti, anche per

disinteressamento e insensibilitĂ  degli Uffici preposti del DpL di Taranto.

Il Sindacato, non poteva che dichiarare lo Sciopero per ottenere il Diritto di far lavorare tutto il personale escluso e di attuare le leggi e le regole che attualmente sono ancora inevase.  (alleghiamo la dichiarazione dello sciopero).

 

Mesi dopo, nel 2012 la Demetra (dopo appena dieci mesi) vendeva il suo ramo d’

azienda, quello ottenuto dalla gara d’appalto dell’asl di taranto, alla società cooperativa “cadma”, anche questa senza alcun requisito professionale (il tutto succedeva, sotto gli occhi di tutti, che preferivano non guardare e lasciar fare... insomma avveniva, come se vendessero sacchi di patate) e con l’appoggio dei soliti dirigenti asl e degli addormentati del DpL di taranto, veniva concessa una struttura di accoglienza residenziale ad una cooperativa, nata mesi prima e precisamente  il 3 maggio 2012 e con una esperienza di appena 24 giorni (infatti, il 26 maggio iniziava a fare esperienza di assistenza sociale con personale qualificato in strutture residenziali e non). COSA CHE GLI ADDETTI AL CONTROLLO, cioè i vostri uffici ispettivi non hanno tentato di sapere in quali fantasiose strutture, questa Cadma ha operato.

 

Inoltre, il gravissimo comportamento della stessa, di non aver comunicato al sindacato, che attualmente scioperava, il trapasso dell’azienda.

 

Da subito, il sindacato ha invitato gli uffici ad intervenire, chiedendo con urgenza l’incontro con le aziende in questione.

 

Ancora una volta, tutti insieme. La asl di taranto e i suoi dirigenti, dal commissario a quelli che avevano responsabilità nell’aggiudicare l’appalto, il dpL di taranto che ha ritenuto “la solita richiesta d’incontro” superflua e non ha per niente convocato le parti, le aziende privilegiate che abusavano, grazie ai loro protettori, arrivavano a rifiutare persino la raccomandata del sindacato.

 

Per tutto questo, intendiamo sollecitarvi a prendere seri provvedimenti nei confronti del DpL di Taranto e cercare di rimediare agli errori fatti, attraverso una Vostra presenza che possa far recedere, sia le cooperativa affidatarie, sia la asl di taranto, da un comportamento illegittimo che tanti danni ha fatto alle persone e alle strutture.

 

In quanto,riteniamo che tale ambiente ha tenuto una simile gestione, proprio per quei rapporti di “amicizia”, che Taranto sta pagando, con una crisi tremenda e con migliaia di morti, visto il disinteresse che i vostri uffici hanno nei confronti di grosse aziende, come l’ilva, la raffineria o con i grandi appalti, come quelli delle asl, dove conflitti di potere, condizionano e coinvolgono anche i Vostri Uffici.

 

Si potrebbe iniziare dal Ministero del Lavoro, nell’allontanare tutti quei dirigenti Che hanno avuto a che fare con questa realtà.

 

Si potrebbe, urgentemente, chiamare proprio gli stessi ad  un franco incontro per chiarire l’attuale situazione, dove gli scioperanti non sanno neppure dell’

avvenuta cessione della Demetra alla cadma.

 

Insomma, si potrebbe iniziare a rispondere al nostro Reclamo.

 

Grazie dell’attenzione, la salutiamo distintamente.

 

Per il comitato lavoro (struttura del sindacato per l’autogestione)

 

Lamusta-Rizzello-Quaranta

 

Taranto, 7 aprile 2014

 




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