FONDI UE: LA CAMERA
APPROVA ACCORDO DI PARTENARIATO METTENDO A RISCHIO 90 MILIARDI DI EURO
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Tutte le forze politiche avallano la
versione italiana, già pesantemente redarguita da Bruxelles, mentre il
MoVimento 5 Stelle esprime dure critiche per l’approssimazione
nella stesura del documento che potrebbe pregiudicare lo sviluppo italiano
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Approvata,
questa mattina, in Commissione Agricoltura alla Camera la bozza italiana di
Accordo di Partenariato. Hanno votato favorevolmente tutti i gruppi politici tranne
il MoVimento 5 Stelle (assente Forza Italia) che contesta il documento. “Una
votazione che ci lascia a dir poco perplessi – dichiara Giuseppe
L’Abbate, deputato pugliese M5S Comagri – I partiti non si rendono conto
che questo atto, così com’è scritto, non porterà alcun miglioramento al nostro
Paeseâ€. L’Accordo di Partenariato tra Italia ed Unione Europea è il
documento strategico alla base della programmazione dei Fondi Strutturali
2014-2020 e che impegnano il 37,5% del bilancio complessivo dell’UE. I fondi presenti
sono il FEASR (Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale), il FSE (Fondo sociale europeo), il FC
(Fondo di Coesione), il FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) ed il FEAMP
(Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Â
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“Si tratta
di 90 miliardi di euro, tra fondi comunitari e cofinanziamento nazionale, che
resteranno sottoutilizzati in Italia per mancanza di pianificazione – continua
L’Abbate (M5S) – e che non avranno altro effetto di lasciare le cose
così come stanno. Regioni virtuose sempre più virtuose e regioni in difficoltÃ
che perdureranno nella crisi. I rilievi mossi da Bruxelles alla bozza italiana
di accordo, infatti, evidenziano debolezza nella logica di intervento in
relazione ai risultati attesi, inadeguatezza delle misure previste rispetto
agli obiettivi specifici, fino alla non chiara definizione della strategia
complessiva di sviluppo. In pratica – prosegue il deputato pugliese 5
Stelle – non siamo stati capaci ancora una volta di scrivere un
progetto. Eppure i nostri colleghi degli altri partiti in Commissione
Agricoltura non sembrano essersene accorti, tanto da approvare una
deliberazione positiva a questo accordo, basandosi solo sulla fiducia cieca a
questo ‘nuovo’ esecutivo. Un Governo che sinora, però, non ha dato prova di
essere così diverso dai precedentiâ€.
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All’Italia
restano da spendere, entro il 2015, circa 15 miliardi di euro, pena la
restituzione. Praticamente, da contribuente netto dell’UE, il nostro Paese
rischia anche di ridare indietro i soldi che non ha saputo utilizzare. Mentre,
entro il 2022, l’Europa ha garantito all’Italia circa 30 miliardi di euro.
Considerando la compartecipazione dello Stato italiano, dunque, si tratta di
circa 90 miliardi di euro da spendere (più o meno il valore di quattro
“finanziarieâ€) e su cui mancano ancora misure chiare e concrete per il loro
utilizzo.
“Questa mattina – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – si è
persa un’occasione importante per poter dare un segnale di cambiamento
all’impostazione troppo politicante e poco tecnica che il nostro
Paese ha sempre avuto. Ancora una volta saranno solo i cittadini a pagare per
l’incapacità di una classe politica che si rifiuta di ‘crescere’â€.Â
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