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Arduino Day
“L’artigiano digitale e la democratizzazione della tecnologia”

giovedì 3 aprile 2014

articolo di Vito Piepoli


Gli allievi dell'Itis Falanto e i docenti




Non si placa la discussione sui presunti tesseramenti gonfiati nella campagna congressuale del partito democratico in Puglia, dove sono già stati eletti 4 segretari provinciali a Foggia, Taranto, Brindisi e nella …… quando mancano ancora il comune e la p

Serafina Boccuni, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia, ha partecipato al convegno “L’artigiano digitale e la democratizzazione della tecnologia” alla Cittadella delle Imprese, nell’Arduino Day. La giornata programmata non solo a Taranto ma con eventi sparsi in tutto il mondo, ha riguardato la scheda elettronica italiana open source più famosa. Open source, termine inglese che significa codice sorgente aperto,  in informatica indica un software i cui autori, più precisamente i detentori dei diritti, ne permettono e favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
Il fenomeno ha tratto grande beneficio da 
Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.

Il motivo dell’intervento svolto dalla Boccuni è stato quello di far riflettere sulla competenza digitale e lo spirito d’iniziativa e di imprenditorialità. Nello specifico ha risposto alla domanda rivoltale da Gaetano L’Assainato, presidente provinciale CNA : può la Scuola tutta, accrescere ulteriormente le competenze per il “nuovo imprenditore”, insieme al lavoro che fanno le camere di commercio e le associazioni di categoria, cioè questa integrazione si vuole o si può ulteriormente intensificare? A tal proposito vale la pena riportare le sue parole e le sue osservazioni.

La funzionaria si è detta innanzitutto  fortemente e positivamente impressionata dall’esposizione dei progetti presenti per l’intera giornata. Motivo per cui, sua convinzione è senza dubbio, che non solo “si può”, ma “si deve” intensificare l’integrazione tra la Scuola e le associazioni di categoria.

Dopo aver fatto i complimenti agli organizzatori della giornata che a suo dire è perfettamente riuscita, si è augurata che inizi una tradizione annuale, con sempre più adesioni in modo che possa arricchire il territorio di prospettive di lavoro.

“Ho visto tanti ragazzi interessatissimi, preparatissimi, e questo inorgoglisce un po’ me perché vedo che la Scuola c’è, esiste, funziona e quindi il nostro impegno come amministrazione non è sprecato, dà i suoi frutti, grazie soprattutto a quello della classe docente”- sono le sue parole.

La materia digitale è una tecnologia che evolve continuamente “quindi immagino che sforzo debbano fare i docenti per tenersi al passo coi tempi. L’evoluzione ha proprio qualcosa di esponenziale, quello che oggi sembra innovativo, domani è già obsoleto, e quindi davvero l’impegno dei professori è da apprezzare”- ha sottolineato, ancora una volta con forza.

La Scuola ovviamente come tutti gli altri settori della società ha i suoi periodi di crisi. Questa è una crisi   globale che coinvolge tutti. La mancanza di risorse non soltanto finanziarie ma anche umane, oltre a organici stretti, classi piene, poca possibilità di approfondire oltre quello che è la competenza acquisita a scuola, queste sono le difficoltà che oggi bisogna affrontare.

Nonostante ciò ha osservato : “Ho visto che non ci sono soltanto istituti tecnici che hanno partecipato a questa giornata. Ho visto alcuni ragazzi di un istituto classico che ha prodotto con Arduino una stampante in 3D”.  Pertanto si può dire che le competenze digitali non sono limitate agli istituti tecnici, oggi tutti dobbiamo essere digitalmente avanzati.  Quarant’anni fa per sapere cosa significava la parola informatica si doveva aprire il vocabolario, visto che ancora non si studiava l’informatica a scuola.

“Ai ragazzi c’è da fare i complimenti anche se sono nati con i computer in mano. Sono stati eccezionali i prototipi che avete fatto come i professori che vi accompagnano e quindi ringrazio tutti e dico che la Scuola si impegna tantissimo per mantenersi al passo coi tempi, basti pensare anche all’alternanza scuola-lavoro. È  la scuola che si affaccia al mondo del lavoro e il mondo del lavoro che sostiene la scuola e l’aiuta per raggiungere gli obiettivi che si è prefissati. I ragazzi di oggi che saranno i professionisti di domani, devono imparare ad essere imprenditori di se stessi, devono spendere tutta la loro creatività, devono imparare ad assumere rischi per essere gli imprenditori di domani. Imprenditori coraggiosi perché non è più il tempo di stare a pensare all’impiego fisso, ma bisogna produrre ed essere capaci di contribuire al progresso della società intera” – ha concluso.   

E a proposito di ragazzi ci siamo imbattuti con gli alunni Schirano, Parisi e Barnabà. Addirittura sono soltanto di seconda e terza classe di un istituto tecnico, l’Itis  Falanto. Sono entusiasti, danno spiegazioni dei loro manufatti ai curiosi che si fermano a chiedere informazioni, tra cui ci siamo noi e con noi nello stesso momento, ci pare di capire, un docente di un’altra scuola tecnica. Si tratta infatti di progetti sviluppati per la didattica, come riferiscono i docenti D’Angela, Faita, Piepoli e Cito, che hanno insegnato l’uso di Arduino agli allievi del “Falanto” su menzionati.  E, prima di andar via,  la nostra curiosità non può non calarsi ammaliata  su “Giocando con le onde”, circuito sperimentale didattico per lo studio del comportamento elettromagnetico delle onde, e su due termometri, di cui uno con display per la visualizzazione della temperatura.

Vito Piepoli




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