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Raccontando l'amore
Un Franco Califano per non dimenticare

mercoledì 26 marzo 2014

di Pierfranco Bruni





Resta un poeta che ha sempre "misurato" gli stilemi del linguaggio con la musica. Franco Califano ha restituito alla parola poetica la musicalità e ha dato al linguaggio cantato una sua metafisica. Supera ogni vacuità della debolezza del pensiero per dare un senso alla meditazione associata al pensiero forte. Ed è qui la sua filosofia.
Una filosofia che affida in un tempo di fragili elementi relativisti. Si fa dubito testimonianza "Tutto il resto è noia", ma la noia è il precipitato storico che ha ridotto a macerie i valori consolidati. Nella sua ricerca di religiosità c'è il superamento della noia, la quale la di vince solo attraverso l'amore.
Uno spazio in cui la parola si presenta con due modelli ben definiti che sono quello relativo ad una partitura di intagli poetici, nella tradizione della parola recitata, e quello della musica che non accompagna il dettato poetico stesso e non lo segue, in quanto è già dentro la composizione del testo. Il poeta, nella mimesi delle letterature, recita e canta i suoi versi.
Piacenza dedica a Franco Califano un tributo nazionale il prossimo 28 marzo. Un evento di eccezionale calore nel segno del non dimenticare e non bisogna mai dimenticare poeti come Franco Califano.
Franco Califano, come i poeti, si lascia guidare dai sentimenti e dalle emozioni. Ma questo non basta per creare una metrica poetica all'interno di una "cifra" esistenziale. Il frammentismo anche in filosofia ha segnato il superamento del pensiero della leggerezza. Capitano non scrive per distrarre, ma per manifesta attrazione verso la centralità dei valori. Taglia a fette la subdola decadenza per porre al centro l'uomo con la sua eredità, le sue memorie, i suoi vizi e la necessità di ricomporsi in una religiosità per la vita. Invita costantemente a non distrarsi.

Quel pezzo dedicato al padre dal titolo "Ok papà" è un altro tassello che punta, al di là del proprio dolore per la perdita del padre, a recuperare il padre come riferimento in un tempo in cui il relativismo invitava a non riconoscere più la figura del padre come asse centrale in una cultura dell'umanesimo.
Califano recupera la figura del padre attraverso un immaginario che è propriamente letterario che è quello che va da Svevo a Quasimodo, da Alfonso Gatto a Giuseppe Berto. Non ci sono forme retoriche, bensì elemento e modelli fortemente connessi con le metafore fi un umanesimo dei valori che Califano puntualizza.
Così anche quando i suoi riferimenti sono quelli di natura religiosa. Non c'è una religiosità nascosta o mascherata. C'è una religiosità il cui senso lo si deve ad una antropologia degli orizzonti cristiani. L'attraversamento delle solitudini in nome dell'amore, dell'amore infinito, è una piega dell'anima.
Siamo in quel campo in cui la filosofia incontra la poesia, e viceversa, attraverso il dono della breve relazione tra l'essere, il pensare, l'osservare, il dire e l'agire. Califano con i suoi testi sconfigge il vuoto di pensiero della modernità e "impone" una riflessione.
Anche il concetto del possibile ritorno, che emerge dai suoi quasi ultimi lavori, poggia le fondamenta culturali su un itinerario che è quello tempo - speranza. Gli "attimi" fanno il tempo impareggiabile e nel tempo impareggiabile non c'è mai un tempo con parentesi. Una freccia che colpisce la decadenza anche estetica. In Califano l'estetica si intreccia con il sublime. Oltre la morte.
Il poeta della sintesi di una filosofia dell'esistenza che indica strade. Come i maestri che hanno le vie da percorrere e da indicare. I valori sono una identità. Il linguaggio è pensiero. La musica è il senso di un segno definito in una visione antropologizzata.
"C'e bisogno d'amore/quando tutto va male, tutto va bene/quando Dio si nasconde,non si fa sentire/C'è bisogno d'amore/quando nasce il giorno/quando muore il sole...".
È qui una religiosità profonda. Un manifesto per un uomo nuovo. Da qui si parte per una nuova cultura dell'umanesimo.
Califano conosceva bene questa strada e il cerchio della vita all'interno del tempo e dell'essere.
Giusto un tributo nazionale ad una vita che ha  invitato ad amare.

 




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