FOGGIA: IL GOVERNO
RISPONDE SULLA CITTADELLA DELL’ECONOMIA
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Per il
sottosegretario allo Sviluppo Economico De Vincenti, l’opera vedrà la luce il
31 marzo. Intanto, con la controversia in corso tra il consorzio e due societĂ
di Altamura, non appare chiaro chi certificherĂ gli impianti ed il deputato
pugliese L’Abbate (M5S) presenta una nuova interrogazione parlamentare
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“Sono in corso
residue lavorazioni per completare l’opera, la cui consegna è stabilita al 31
marzo”. A dichiararlo il Ministero dello Sviluppo Economico. La Cittadella
dell’Economia di Foggia, nuova sede della Camera di Commercio provinciale,
vedrĂ dunque la luce tra poche settimane. Almeno stando a quanto dichiarato dal
sottosegretario De Vincenti che risponde ora all’interrogazione parlamentare
presentata dal deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), il 25 ottobre scorso.
“Il fallimento del consorzio CAT e la conseguente necessità per la Camera di
Commercio di individuare altra impresa consorziata – prosegue De
Vincenti nella sua nota – ha comportato un allungamento dei termini di
ultimazione dei lavori che, iniziati il 28 maggio 2009, sono giunti al 95,06%
come percentuale di avanzamento” nel dicembre 2012.
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Un progetto partito
nel lontano 2005, quando la Regione Puglia approva il PIT 1 “Tavoliere”,
il “Programma di Sviluppo e Innovazione dell’economia rurale ed
agroalimentare attraverso l’integrazione e la diversificazione produttiva”
e che, attraverso bandi e lauti sovvenzionamenti sia statali sia regionali,
giunge sino ad oggi senza che la Cittadella dell’Economia abbia ancora visto la
luce. Una vicenda che ha trascinato sull’orlo del precipizio anche due societĂ
altamurane, la “Dema Impianti S.r.l.” e la “Tecnoelettra S.r.l.”,
ree di aver confidato in un progetto pubblico capitanato da un consorzio, il
fallito CAT di Ravenna del gruppo CCC di Bologna, che per statuto dovrebbe
solamente trattenere quel 3% di commissioni per i lavori “ceduti” ai propri
consociati, quali le due imprese della provincia di Bari.
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E se il Ministero
pare lavarsene definitivamente la mani, la risposta del sottosegretario De
Vincenti non convince il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) che ha
presentato una nuova interrogazione parlamentare per chiedere se al 31 ottobre
scorso i lavori impiantistici e strutturali siano stati ultimati, visto che gli
stessi sono certificati dall’ente essere già al 95% alla data del 19.12.2012 e
quali societĂ , in questo caso, abbiano certificato gli impianti realizzati
dalle due societĂ di Altamura. E per chiedere se i ministeri dello Sviluppo
Economico, del Lavoro e dell’Economia siano a conoscenza della fase di stallo
creatasi dal mancato rilascio delle certificazioni delle societĂ che hanno
eseguito i lavori come previsto dalla normativa nonché come intendano
adoperarsi per garantire l’apertura della “Cittadella”. Infatti, se il CCC di
Bologna ha richiesto, post fallimento CAT, il subentro di un’altra ditta
consorziata (il CEIF di Forlì), le due società altamurane, rifacendosi al
decreto 37/2008, hanno diffidato la CCIAA Foggia dal far certificare e
modificare i propri impianti a terze societĂ , visti gli stati di consistenza in
loro possesso attestati anche dall’ente stesso.
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“A pagarne le
conseguenze, in questo caso – dichiara Giuseppe L’Abbate (M5S) – non
sono solamente i cittadini foggiani che, stando a quanto dettato dalla legge,
non potranno beneficiare della Cittadella dell’Economia ma anche le societĂ
private pugliesi ed i loro lavoratori, che hanno dovuto pagare una gestione
opaca dell’appalto. Sono curioso di comprendere quali soluzioni intenda
prospettare il Governo Renzi per uscire da quella che pare sembrare una vera e
propria fase di stallo completo. Come al solito – conclude L’Abbate
– le tasse dei cittadini italiani, destinate allo sviluppo, paiono prendere
altri percorsi”.
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Il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, intanto, per il tramite del Segretario Generale
del Quirinale, ha risposto alla missiva inviatagli dall’amministratore della
Dema Impianti: “Ho inteso rimettere il suo scritto all’attenzione e alle
valutazioni delle competenti istituzioni territoriali, per le consentite
iniziative che possano essere intraprese al riguardo”. Si spera che nuovi
casi del genere non si verifichino piĂą in futuro. Come richiesto nella propria
precedente interrogazione dal deputato 5 Stelle, infatti, il 27 dicembre scorso
è stata approvata la modifica al codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture. La Capitanata attende, dunque,
con speranza l’apertura della Cittadella dell’Economia, nuova sede della Camera
di Commercio di Foggia, la quale, per ora, ha deciso di non preoccuparsi
minimamente del contenzioso in corso tra CAT e le societĂ Dema e Tecnoelettra.
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