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VENDOLA
INSISTE NEL GUARDARE A GROTTAGLIE COME ESCLUSIVA PIASTRA LOGISTICA DELLE
AEROSPAZIALI ATTIVITA’ CARGO, SENZA NEMMENO CONSIDERARE LA POSSIBILITA’ DI UNA
QUALIFICAZIONE D’ECCELLENZA DELL’AEROPORTO “ARLOTTA” COME SCALO TURISTICO.
Vendola si ripete senza vergogna in promesse e prospettive giĂ spese in abbondanza sul
territorio jonico, dimentico non a caso, dei finanziamenti persi o dirottati altrove,
delle compagnie di volo deluse, delle narrate opportunitĂ da cogliere mai
concretizzate per incapacitĂ o mancata volontĂ politica.
Basterebbe cercare
fra gli articoli della stampa locale, scorrere video archiviati risalenti
all’ultimo decennio, per trovare testimonianze e denunce dell’abbandono
reiterato da parte della Regione Puglia, nei confronti dell’aeroporto di
Grottaglie-Taranto-Monteiasi.
Secondo il Presidente della Regione Puglia: "radicare sviluppo industriale in un settore che è
in incredibile evoluzione e che ha prospettive straordinarie di sviluppo anche
occupazionale, è una prospettiva concreta per il territorio tarantino".
Ma se è veritiera l’intenzione, almeno per la localizzazione
di una piastra logistica “cargo”, come mai il governatore e i suoi fidati
collaboratori ancora non si
adoperano per il rifinanziamento immediato del distripark di Taranto,
così come invece è accaduto per la realizzazione del progetto di raddoppio
dell’interporto di Bari o per la riconversione di una vasta area del sedime
militare di Bari-Palese, in aeroporto civile per le merci?
Val la pena
rammentare al Governatore di Puglia, che l'aeroporto di Grottaglie è ormai
compreso tra i 26 aeroporti di interesse nazionale, per cui dovrĂ essere
oggetto di interventi di ammodernamento e infrastrutturazione a carico dello
Stato, senza doverci ritenere “appagati” (noi di terra jonica) dai finanziamenti
in avanzo degli investimenti aeroportuali baresi che, ormai inutilizzati,
andrebbero certamente persi.
Nelle nostre
prospettive, lo scalo aeroportuale “Arlotta” è ampiamente titolato per
usufruire dei finanziamenti necessari affinché si possa puntare ad una migliore
mobilità dei cittadini europei, in un’ottica di rilancio dello sviluppo territoriale
sia turistico che industriale, senza attendere che la Regione Puglia,
arbitrariamente, assegni titoli e vocazioni agli aeroporti pertinenti.
Macroscopica è poi l'evidente
contraddizione tra gli interventi discriminatori programmati dalla Regione
Puglia e gli obiettivi di sviluppo previsti dallo stesso Presidente Vendola,
nonché dalla strategia “Europa 2020” che, nel suo Libro bianco «Tabella
di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti», sottolinea come,
tra le altre cose, “una concorrenza libera e non falsata costituisce parte
essenziale dello sforzo diretto ad allineare le scelte di mercato alle esigenze
di sostenibilità ”.
Caro Governatore,
proprio lei da convinto europeista, dovrebbe sapere che i recinti sono le
barriere dell’orizzonte.
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