XIX Giornata della Memoria Taranto si mobilita
giovedì 20 marzo 2014
da Luca Caretta addetto stampa Libera Taranto
Sarà rappresentata anche la provincia ionica alla XIX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie dal titolo “Radici di memoria, frutti d’impegno”. L'evento, organizzato da “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e da “Avviso Pubblico”, si terrà a Latina sabato prossimo 22 marzo. Dalla città bimare, per l'occasione, partiranno tre bus con gli studenti delle scuole “Aristosseno”, “Cabrini”, “Ferraris” e “Quinto Ennio”. Li accompagneranno diversi rappresentanti del coordinamento di Libera Taranto e gli attivisti del presidio “Antonio Montinaro” di Mottola. Sedici saranno gli studenti del “Pitagora” che raggiungeranno la cittadina laziale in treno. La folta delegazione ionica raggiungerà Latina nelle prime ore del mattino per partecipare alla marcia che inizierà alle ore 10 e alla lettura degli oltre 900 nomi di vittime di mafia che si terrà in Piazza del Popolo a cui seguiranno gli interventi dal palco. Nel pomeriggio si svolgeranno quindici seminari tematici dalla corruzione al doping, dall'intreccio mafia e politica alle ecomafie, dall'educazione ai beni confiscati, dall'informazione alle mafie internazionali. Sono previsti, sempre nel pomeriggio, reading letterari, spettacoli teatrali, laboratori e proiezioni di documentari. Sono diverse le ragioni per cui Libera ha deciso di scegliere Latina come luogo centrale di questa XIX Giornata. Quella laziale è una terra di straordinarie risorse ambientali e di grande vocazione agricola, anche grazie alla fatica e ai sacrifici di migliaia di migranti, di ieri e di oggi. Tuttavia è anche una terra segnata dalla presenza sempre più grave e diffusa delle mafie, in particolare camorra e 'ndrangheta. Dai traffici illegali di rifiuti intorno alla discarica di Borgo Montello all'abusivismo edilizio che aggredisce aree di straordinario pregio, come il parco nazionale del Circeo; dal caporalato nelle campagne agli accordi tra Cosa nostra, camorra e 'ndrangheta per spartirsi il mercato ortofrutticolo di Fondi; dagli investimenti nell'edilizia a quelli nel commercio e nella ristorazione. Le indagini della magistratura rivelano sempre di più quanto siano profonde le radici delle mafie in questo territorio e quanto sia urgente reagire, non solo a Latina. Buona parte del litorale laziale, infatti, dal sud pontino fino a Civitavecchia, passando per Nettuno, Anzio e Ostia, è oggetto, ormai da tempo, di traffici e attività illecite, investimenti criminali. “Libera” vuole sottolineare l'urgenza di un impegno in quei territori di frontiera che rischiano di restare nell'ombra inoltre desidera raccontare una regione, il Lazio, e una metropoli, Roma, che sempre più subiscono l'ingerenza delle organizzazioni criminali. Nella città pontina si incontreranno circa 600 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 famiglie. Un appuntamento preceduto da oltre 100 iniziative promosse su tutto il territorio nazionale e regionale, tra incontri nelle scuole, cineforum, dibattiti, convegni.
Luca Caretta Addetto stampa Libera Taranto
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