AGRICOLTURA: AL MINISTRO MARTINA IL COMPITO
DI DARE AVVIO ALLA DISCUSSIONE SULLA PAC 2014-2020
Il
MoVimento 5 Stelle presenta alla Camera le proprie proposte sulla Politica
Agricola Comunitaria, puntando su qualità , territorio ed occupazione. PrioritÃ
all’agricoltore attivo ed agli aiuti accoppiati, svincolare PSR dal patto di
stabilitÃ
Si
è svolta martedì mattina la conferenza stampa in cui i componenti del MoVimento
5 Stelle della Commissione Agricoltura hanno presentato le proprie proposte in
merito alla nuova Politica Agricola Comunitaria 2014-2020, giunta oramai ai
blocchi di partenza. Dopo il lavoro svolto in Unione Europea, infatti, la
parola passa ora ai singoli Stati membri che possono ridefinire alcune norme
contenute all’interno della PAC, per decidere su che versanti del settore
primario intervenire maggiormente.
“Quella
della PAC è una partita fondamentale per l’agricoltura e per questo ci
auguriamo che il neo Ministro Martina ascolti le nostre proposte – dichiara
Giuseppe L’Abbate (M5S) – per arrivare ad elaborare, prima dell’estate,
un programma strategico efficace affinché le risorse messe a disposizione
dall’Europa (che ammontano a circa 52 miliardi di euro) diano la giusta spinta
al rilancio dell’agricoltura italiana. Noi siamo pronti, attendiamo gli altri
partiti ed il Governoâ€.
In
questi mesi, l’Italia deciderà il futuro del settore primario per i prossimi 7
anni: un momento cruciale in grado di rilanciare anche l’intero “Made in
Italyâ€, di cui l’agroalimentare rappresenta il fiore all’occhiello. “Nelle
nostre due risoluzioni, già depositate in Commissione – continua
L’Abbate (M5S) – abbiamo già presentato le nostre proposte concrete per
utilizzare al meglio le risorse che lo Stato membro può gestire direttamente
(pagamenti diretti). Gli obiettivi devono essere strategici per massimizzare al
meglio le risorse e destinando i fondi al vero agricoltore attivo nonché
intervenendo, in maniera lungimirante, sugli aiuti accoppiati. Perciò abbiamo
proposto di considerare ‘minima’ l’attività di lavoro agricolo diretto svolta
per almeno 900 ore l’anno. Abbiamo, inoltre, proposto che non si possano
concedere pagamenti diretti nel caso in cui la superficie ammissibile
dell’azienda sia inferiore ad 1 ettaroâ€.
Per
quanto concerne, invece, i pagamenti accoppiati, la proposta dei deputati del
M5S punta a premiare la qualità rispetto alla quantità , i marchi a
denominazione, il settore della pastorizia per evitare l’abbandono delle aree
rurali e la relativa riduzione del presidio territoriale, le colture arboree
caratteristiche come gli uliveti nonché al sostegno della mangimistica
nazionale per evitare l’utilizzo di OGM.
Il MoVimento 5 Stelle è intervenuto,
infine, su quello che può essere considerato il vero e proprio vulnus per
l’agricoltura italiana: la quota di cofinanziamento che le Regioni devono
mettere a disposizione per poter attuare i Piani di Sviluppo Rurale. “Chiediamo
– conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – che venga, quindi, sbloccato il
Patto di stabilità per le quote da cofinanziare nei Piani di Sviluppo Rurale,
per fare in modo che tutte le Regioni, anche quelle che sforano il Patto di
Stabilità , possano usufruire dei fondi per investire nello sviluppo del
territorio e dell’agricolturaâ€.
Qui
il video completo della conferenza stampa: www.youtube.com/watch?v=m2OKM30m3NI