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Con una interrogazione parlamentare,
il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) chiede al Governo di inviare un’ispezione
di controllo alla Cooperativa Allevatori Putignano dove abbondano i debiti e
latitano gli stipendi ai dipendenti. Intanto, i consorziati non conferiscono
più il latte
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Una gestione che negli ultimi 5 anni
segna un passivo complessivo di oltre 1,3 milioni di euro, un indebitamento che
sarebbe giunto a circa 5 milioni di euro, i dipendenti che non ricevono
stipendio da mesi e gli associati che non conferiscono più il latte e che, al
contempo, vantano un credito pari a 2 milioni di euro. Questa la drammatica
situazione in cui verte uno dei fiori all’occhiello dell’economia della Murgia,
la Cooperativa Allevatori Putignano. E con le voci che si rincorrono che
parlano anche della dismissione del mangimificio per un valore pari a circa 1
milione di euro e di una produzione che continua nonostante non venga conferito
latte murgese, il deputato pugliese della Commissione Agricoltura Giuseppe
L’Abbate (M5S) ha presentato una interrogazione parlamentare per portare
all’attenzione del Governo Renzi le problematiche della CAP.
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“Ho richiesto ai Ministri Federica
Guidi (Sviluppo Economico) e Maurizio Martina (Agricoltura) di prendere di
petto la situazione, inviando proprie ispezioni straordinarie presso lo
stabilimento di Putignano – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S)
– È necessario fare chiarezza quanto prima per tutelare l’economia legata al
mondo agricolo della Murgia ed il futuro della CAP, minacciata a quanto pare da
possibili azioni fraudolente nella gestione degli ultimi anniâ€.
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Il riferimento è alle scelte
effettuate dal Consiglio d’Amministrazione che ha optato per entrare nella
grande distribuzione organizzata, affidandosi però a collaboratori come Carmelo Quattrone, figura di rilievo coinvolta
nell’operazione “Araba Fenice†della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che
avrebbe portato alla “disarticolazione di un’associazione di stampo mafioso
composta da imprenditori e professionistiâ€, ritenuti essere affiliati alle più
importanti cosche della “ndranghetaâ€. I reati contestati sono
“associazione a delinquere di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di
valori, abusiva attività finanziaria, utilizzo ed emissione di fatture o altri
documenti per operazioni inesistenti, favoreggiamento, peculato, corruzione,
illecita concorrenza ed estorsioneâ€. Nonché al buco di bilancio che è venuto
via via generandosi e che si è cercato di tappare facendo leva sui fondi di
riserva della cooperativa. Richiamando la normativa sulle cooperative (gli
articoli 8,9 e 10 del D.Lgs. 220/2002), il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S)
chiede, dunque, un intervento immediato di controllo sull’operato della CAP. “Dipendenti,
allevatori ma anche tutta l’economia della Murgia – conclude L’Abbate
– non possono più attendere oltre. E noi non potevamo rimanere inermi
dinanzi ad una drammatica situazione come questa: faremo tutto ciò nei nostri
poteri per cercare una risoluzione alla vicenda. Quello che era un vanto
economico della Puglia dal lontano 1966 non può essere abbandonato e distrutto
in così malo modoâ€.
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