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Riduzione
dell’accesso al credito, meno investimenti e necessità di liquidità per la
gestione corrente. Dinanzi a questa drammatica situazione per le aziende
agricole, il M5S propone con una risoluzione in Comagri la possibilitĂ di
inserire risorse nel Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale
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I
dati Ismea-Sgfa parlano chiaramente: nel terzo trimestre 2013 si assiste ad un
drammatico credit crunch per le aziende agricole. Emerge una netta minore
propensione delle imprese del settore primario ad investire e viene
evidenziata, di converso, l’aumentato bisogno di liquidità per finanziare la
gestione corrente. Le erogazioni concesse alle aziende agricole italiane si
riducono del 21% su base annua, con l’ammontare dei prestiti concessi tra
luglio e settembre dell’anno scorso sceso a 426,1 milioni di euro. Una
riduzione che ha coinvolto tutte le macro aree del Paese, seppur piĂą accentuata
nelle regioni del Nord-Ovest e nelle Isole. Una situazione che spinge ancor piĂą
a disporre urgentemente, come richiesto in una risoluzione in Commissione
Agricoltura alla Camera presentata dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S), le
procedure necessarie ad implementare il Fondo crediti nazionale per le imprese
agricole al fine di aumentare la dotazione delle risorse complessivamente
disponibili per il credito all’agricoltura e di facilitarne l’accesso
attraverso la riduzione del costo dell’indebitamento. Tutto ciò viene richiesta
anche in considerazione all’avvio della prossima programmazione 2014-2020 del
Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR).
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“Nonostante
la decisione della Commissione europea di approvare il metodo di calcolo
dell’aiuto erogato sotto forma di mutuo agevolato nel quadro dei Programmi di
sviluppo rurale risalga a maggio 2011 – dichiara il deputato 5 Stelle
Giuseppe L’Abbate – Ad oggi non risultano ultimate le procedure atte a
consentire l’implementazione di questo Fondo. Il FEASR costituisce un
importante strumento finanziario a disposizione delle amministrazioni
regionali, titolari dei programmi di sviluppo rurale, e consente di migliorare
le prestazioni degli stessi in termini di rapiditĂ e qualitĂ della spesa,
favorendo un piĂą facile accesso al credito delle imprese beneficiarie degli
aiuti. Come MoVimento 5 Stelle chiediamo, dunque, che venga calendarizzata
quanto prima la risoluzione in Commissione Agricoltura e che le altre forze
politiche la appoggino per tutelare e sostenere le imprese agricole. In
occasione dell’indagine conoscitiva sul finanziamento alle imprese agricole,
peraltro, in veste di sottosegretario Maurizio Martina venne a riferire in
Commissione quindi – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – spero
che, oggi che è Ministro dell’Agricoltura e ben conosce la situazione, spinga
in questa direzione, sposando la nostra risoluzione”.
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Il
Fondo opera in collaborazione con il sistema bancario e rilascia finanziamenti
in parte a carico del fondo stesso, con l’applicazione di un tasso di interesse
ridotto o a tasso zero, e in parte a carico dell’istituto di credito
intermediario, sulla cui quota è applicato un tasso di interesse di mercato.
Tra i vantaggi proposti dal Fondo, inoltre, la natura rotativa per la quale le
risorse rientranti per effetto dell'estinzione dei mutui tornano nelle
disponibilitĂ delle amministrazioni che potranno utilizzarle anche oltre la
scadenza dei programmi.