IO… Cittadino Tarantino Coordinatore USB
(Unione sindacale di base)
Sono passati tre mesi dal grande evento della vittoria
sudatissima dell’USB per il rinnovo delle RSU in Ilva, vorrei spiegare tutto
quello che in questo lasso di tempo ci è stato negato e di conseguenza è stato
negato a tutti quei lavoratori che ci hanno dato fiducia con il voto
democratico.
A cominciare dalla stanza per coordinare le attività sindacali
interne alla fabbrica (ESECUTIVO), i mezzi per poterci spostare sui vari
reparti, il monte ore che ancora non si è stabilito a quanto ammonta pur avendo
ottenuto il 20% dei voti, superando la FIOM e arrivando a pari merito con la
FIM, e per finire ma di certo non meno importante ci viene negata la figura
importantissima del RLS che dovrebbe garantire la sicurezza dei lavoratori in
fabbrica.
Azienda e sindacati (UILM-FIOM-FIM) hanno cercato di farci capire
che se avessimo affievolito le nostre posizioni, il nostro modo di fare,
avremmo ottenuto vantaggi e aperture da parte degli stessi.
A questo gioco delle parti, io e i miei amici dell USB abbiamo
detto NO!.
Abbiamo assistito a tanti incontri già predisposti a tavolino in
direzione dove tutti erano seduti alle proprie poltrone sindacali e aziendali,
mentre noi assistevamo in piedi pronti a contestare, non firmando accordi o
procedure sfavorevoli per i lavoratori.
La nostra impressione è quella che ancora oggi sindacati e azienda
vadano a braccetto firmando accordi e accordini senza sentire i lavoratori
aggaravando sempre di più la loro posizione già precaria e confusa offendendo
la dignità e l’intelligenza di quanti hanno votato USB per una fabbrica
migliore che sia eco-compatibile con la SALUTE, il LAVORO e la SICUREZZA.
Vorrei che tutti riflettessero sul proprio futuro e soprattutto
dei propri figli.
Alla luce del V° decreto salva Ilva ancora qualcuno crede che
arriverà un qualsiasi governo che salvaguardi la città di Taranto, o che
FIOM-FIM-UILM si decidano finalmente a tutelare i lavoratori della fabbrica?
Non voglio essere profeta e speculare sul momento drammatico che
stiamo attraversando ma l’unica alternativa a questo trinomio Azienda –
sindacati – Governo siamo solo noi lavoratori e cittadini di Taranto.
Come me ci sono tanti altri che vogliono cambiare questo sistema, che
ad ogni provocazione cercano una reazione,che non dimenticano, come io non ho
dimenticato CLAUDIO,FRANCESCO, CIRO, STEFANO e tutte le altre vittime
invisibili che ogni giorno si ammalano, muoiono di Ilva,purtroppo siamo sempre
pochi rispetto alla gravità e drammaticità dei fatti..
Concludo il mio pensiero, ringraziando tutti quanti sono impegnati
in questa lotta impari,quelli che ci sostengono tutti i giorni con i loro gesti
e le loro rassicurazioni mettendoci la faccia e spesso anche altro, invito
tutti quelli che hanno voglia di cambiare a non aver paura, a far uscire il
proprio coraggio perché ognuno di noi è coraggioso, ho visto troppa gente
disperata,abbandonata e umiliata nel suo essere sia come lavoratore della
fabbrica sia come cittadino di Taranto, facciamo in modo, tutti assieme che
questo stato repressivo che viviamo non diventi uno stato depressivo e di
totale sconfitta.Ho voluto condividere questo mio stato d’animo per dire che
prima di essere un coordinatore USB sono innanzitutto Padre,marito,e cittadino
di Taranto che ama la sua famiglia, la sua città e che difenderà i suoi ideali
fino a che avrà le forze per farlo.
USB c’è almeno per me….Taranto è viva per tutti noi!!
Coordinatore
USB Taranto e cittadino di Taranto
Marco Zanframundo
Taranto 28.02.2014