AGRICOLTURA: PER
SOSTENERE LE ECCELLENTI PRODUZIONI PUGLIESI SI DEVE INTERVENIRE SULLA PAC A
ROMA
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Chiusa in Europa la PAC 2014-2020,
per i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, che hanno presentato due risoluzioni
in Commissione Agricoltura, tocca al Governo intervenire nelle maglie lasciate
aperte dallâUE
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Per
sostenere le produzioni pugliesi dâeccellenza, dallâolio di oliva alle altre
colture, il testimone dallâUnione Europea passa ora al Governo italiano. La Politica Agricola Comunitaria (PAC), infatti,
approvata a Bruxelles conferisce gli aiuti agli agricoltori in funzione della
âsuperficie agricola utilizzataâ (SAU) che, per forza di cose, penalizza
notevolmente lâItalia che non dispone di terreni dalle grandi estensioni. Per
il MoVimento 5 Stelle, dunque, bisogna quanto prima intervenire a livello
nazionale per determinare ulteriori elementi sulla PAC, in considerazione delle
specificitĂ e caratteristiche italiane. A partire dalla definizione di
agricoltore âattivoâ su cui, secondo il M5S, bisogna considerare âminimaâ
lâattivitĂ di lavoro svolta per almeno 900 ore lâanno. LâItalia, poi, può
applicare ulteriori soglie minime pari a 400 euro per i pagamenti diretti e a
0,5 ettari per quanto concerne la superficie. Da elaborazioni 2013 su dati AGEA
risultano 491.664 percettori di contributi PAC di importo inferiore a 500 euro,
226.624 con importi compresi tra 500 e 1.000 euro e 494.739 percettori con
contributi superiori a 1.000 euro. âPer il futuro del settore nel nostro
Paese â dichiara il deputato Giuseppe LâAbbate (M5S), componente della
Commissione Agricoltura â vogliamo che siano i veri agricoltori a
ricevere i fondi comunitari. Se pensiamo che una singola pratica amministrativa
necessaria ad accedere al pagamento è di circa 250-300 euro, al fine di
massimizzare lâimpatto delle risorse comunitarie è opportuno concedere
pagamenti diretti al di sopra dei 400 euro ed allâettaro, in relazione alla
superficieâ.
Per
quanto riguarda i pagamenti accoppiati, invece, su cui lâItalia dispone di un
massimale di circa 550 milioni di euro, si gioca la partita per il sostegno
alle colture di qualitĂ , a quelle eccellenze nazionali stimate in tutto il
mondo e vittime di contraffazioni. âPuntiamo ad accordare il pagamento
accoppiato alle produzioni di qualitĂ , a quelle che favoriscono lâoccupazione
ed il recupero delle aree abbandonate nonchĂŠ il ripristino delle sostanze
organiche nel terreno â continua Giuseppe LâAbbate (M5S) â Per
questo richiediamo che, per i regimi di sostegno previsti dalla PAC, lâItalia
utilizzi la misura massima del 13% destinandolo al settore degli oli di oliva
DOP e IGP per contribuire a sostenere i volumi produttivi di alcune eccellenza
che rappresentato una significativa quota del PIL nazionale, al settore
lattiero-caseario ed al latte crudo proveniente da filiera corta, al settore
ovicaprini ed alla carne bovina IGP per evitare lâulteriore spopolamento delle
aree rurali e la riduzione del presidio territoriale e, infine, a colture
miglioratrici, arboree storiche e di pregio paesaggistico come gli ulivi
monumentali di Pugliaâ.
Produzioni
e colture di qualitĂ , salvaguardia e presidio del territorio con lâagricoltore
âcustodeâ e finanziamenti indirizzati ai veri coltivatori e non dispersi nei
mille rivoli delle pratiche burocratiche che alimentano piĂš il sistema in sĂŠ
che il settore primario italiano. Per i 5 Stelle questi gli interventi da
attuare sulla PAC 2014-2020, oramai ai blocchi di partenza e su cui urgono
scelte rapide, destinate ad incidere fortemente sullâagricoltura italiana per i
prossimi 7 anni. âĂ tempo di scelte importanti che non possono tardare ad
esser prese â conclude il deputato 5 Stelle â Noi siamo pronti e
disponibili ad ogni miglioria possibile, lâimportante che si tratti di
soluzioni ragionate in grado di impattare significativamente su un comparto
cruciale per lâeconomia nazionaleâ.
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