I
negozianti, esercenti dei negozi tv, credono che la gente non capisca o sia del
tutto ignorante. Entrate in un fruttivendolo e troverete le cipolle a 1.99, le
zucchine a 99 centesimi, le arance a 79 ecc. ecc. Il resto di un centesimo
resta per lo più nelle mani di chi vende la merce.
Dicono loro: "suona bene", il
compratore dice che a quel prezzo vale la pena acquistare. Si va avanti cosi
per anni ed anni e nessuno protesta. E‘ una presa per i fondelli, scusate,
tanto vale mettere 200 o 100. E’ l’inganno che non mi convince, un vistoso
inganno che è un vero vizio economico e commerciale da parte dei commercianti.
Son certo che la gente non è stupida come qualcuno pensa, la madre di famiglia
non è un’analfabeta, chi fa la spesa ogni giorno vede tanto di cartellino e
sopra scritto 49 centesimi ed ora corre il vizio di chiedere tutto ad un euro,
come se nessuno sapesse che un euro vale quasi 2000 lire di una volta, quello
che prima costava mille lire ora costa un euro, il doppio. E la gente muore di
fame.
Prima si poteva mettere da parte anche qualche biglietto da centomila ,
ora 50 euro che sono 100.000 volano e nemmeno uno se ne accorge. Ci sono paesi
in cui non c’è l’euro e vivono bene, noi per restare in Europa dobbiamo fare la
fame. Se non fosse cosi avremmo fatto la fine della Spagna o di altri paesi in
cui non c’è l’euro. Dicono cosi i soloni. La Spagna non ha fatto una brutta fine anzi il Pil è cresciuto e lo spread è basso, senza festival di Sanremo, la
gente vive lo stesso.
Quale merito ha il sig Prodi? Nessuno, ed ora vorrebbe
salire al Colle. E’ stato facile per i commercianti applicare con le targhette
di cartone un euro, quello che costava, un tempo, mille lire. Che bella faccia
tosta ! Quale grande conquista l’euro! La gente si è impoverita.
Ma quali sono
in paesi in cui non c’è l’euro e come si vive:
Svezia,
Danimarca, Regno Unito, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Bulgaria,
Ungheria, Albania, Croazia, Turchia,Montenegro, Macedonia. Sono questi i paesi
in cui non esiste l’euro, mentre c’è la moneta nazionale. Dalla corrispondenza
epistolare tra i cittadini italiani e quanti si sono trasferiti nei paesi
sopra indicati, se ne deduce che non solo non stanno male, ma non sono per
niente gravati dalle tasse e la famiglia è al centro dello stato, non manca il
lavoro, la vita scorre senza mazzette, intrallazzi nostrani, mafia, ndrangheta,
camorra. Non ci sono scioperi oceanici e i sindacati vigilano, esistono. Come
hanno fatto? Non potremmo imitarli?
Noi dobbiamo scimmiottare i paesi d’avanguardia
e Prodi come Amato incassano cinque o sei stipendi con migliaia di euro al
mese. Privilegi su privilegi e nessuno denunzia, tutto tace.
Si
attende una rivoluzione che non avverrà mai, non conviene , meglio la palude e
l’inerzia, intanto diverse brave persone si impiccano per debiti, ma questi
esempi non contano, i morti appartengono al passato e non fanno storia.
Preside Giovanni Parisi.
Ta:
25-2-2014