“La Proposta di Legge sulle aggregazioni dei Comuni
di cui sono primo firmatario permetterà di superare un ritardo accumulato dalla
Regione Puglia sul fronte della disciplina delle fusioni e delle aggregazioni
dei comuni. E soprattutto permetterà ai pugliesi di immaginare in maniera
diversa il futuro delle loro comunità.
Dopo l’abolizione delle Province abbiamo davanti la
sfida di una riorganizzazione istituzionale che non sia il risultato di una somma
algebrica di enti e competenze ma che valorizzi finalmente le vocazioni dei
territori, le loro peculiarità, le linee di sviluppo e specializzazioni sulle
quali scelgono di puntare per affermarsi e competere.
Se è vero che la globalizzazione ha incoraggiato,
pur all’interno di una visione globale, la riscoperta e la rinascita delle
peculiarità locali, è ancor più vero che c’è bisogno di un assetto
istituzionale che permetta a queste peculiarità di esprimersi, di essere
riconoscibili. In primo luogo dagli stessi cittadini che le abitano.
Scegliendo di unirsi attraverso la fusione, una
opzione che con questa legge la Regione Puglia comincerà a incentivare, i cittadini
dei piccoli comuni avranno la possibilità di sentirsi una comunità unita, nella
quale l’amministrazione e i servizi saranno organizzati in maniera più
efficiente e soprattutto meno costosa.
La Regione Puglia ha il dovere di sostenere questo
processo di semplificazione della vita dei cittadini e delle comunità locali. E
i sindaci dei piccoli comuni pugliesi hanno il dovere di guardare oltre il
campanile, verso un avvenire nel quale le comunità saranno vissute dai
cittadini con maggiore consapevolezza”.
17/02/2014 Sergio
Blasi