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Convegno su San Francesco di Paola a Grottaglie tra convento e storie delle lunette
lunedì 17 febbraio 2014

di Pierfranco Bruni


Lunetta

Albero geneologico


  

San Francesco di Paola a Grottaglie tra convento e storie delle lunette.

Un Convegno per definire un percorso culturale

 

di Pierfranco Bruni

 

 

 

      San Francesco di Paola a Grottaglie e la struttura monumentale che propone una forte chiave di lettura sia religiosa che culturale. Di questo ne parleremo in un convegno che si svolgerà ad aprile negli spazi del Convento dei Paolotti di Grottaglie che vedrà protagonisti i Padri Minimi, la Regione Puglia e l’Associazione Culturale dei Calabresi “Leonida Repaci”.

Il Chiostro dei Paolotti e le lunette sono un patrimonio da porre all’attenzione attraverso un profilo valorizzante in cui il bene culturale possa essere riferimento di una compartecipazione tra storia religiosa e conoscenza di un patrimonio culturale che ha valenze artistiche e antropologiche. C’è un mondo rupestre che non è ai margini della contestualizzazione della struttura.

Ho avuto modo di affrontare la questione sia attraverso studi di natura strettamente religiosa sia grazie ad un articolata proposta, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che è diventata una linea progettuale con dei risultati pubblicati in diversi saggi e pubblicazioni. Occorre necessariamente scientificità nel proporre chiavi di lettura dei beni culturali.

Nel caso specifico della struttura l’analisi e l’interpretazione deve essere proposta con una precisa peculiarità anche dal punto di vista editoriale con strumenti di metodologia pedagogica.

Il Convento di Grottaglie è un esempio emblematico di una struttura, ed è stato più volte sottolineato, i cui connotati sono certamente religiosi, ma questa religiosità è un patrimonio sia spirituale che monumentale.

      Il suo chiostro è un percorso camminante tra le vie del tempo. La rotondità o la semi circolarità delle arcate, l'arco delle finestre, l'allineamento delle colonne, lo spazio centrale sono immagini profuse di classicità. In quelle forme traspira, nelle cosiddette mezze lune, un'atmosfera quasi orientaleggiante, le cui eredità della cultura del Mediterraneo sono ben marcate.

Chi ideò o fabbricò il Convento di Grottaglie? Ci fu certamente un gruppo di lavoro che operò intorno al 1550. Ma questa data, sottolinea Padre Stea, "più che il termine, potrebbe segnare l'inizio della costruzione" (“Francesco di Paola Prospettive letterarie” del 1995).

Il bene culturale come chiave di lettura del territorio. Di questo ne ho già discusso negli anni 1996 – 1999 e in testi come: “Il Chiostro come metafora della grotta. San Francesco di Paola a Grottaglie”, CSR, 2001; e “San Francesco di Paola. Il Chiostro isola mediterranea”, Iral, 2004, 2006).

      Quello di Grottaglie è un esemplare. Ritorna la concezione del legame tardo medievale (oramai non abbiamo più punti cronologici precisi sul Medioevo considerato il dibattito in corso proprio in queste settimane tra Le Goff, Galasso e Cardini), e pre rinascimentale con code barocche, soprattutto nella definizione delle cosiddette lunette che costituiscono degli elementi decorativi di estrema importanza anche dal punto di vista estetico - narrante.

      Le lunette che accompagnano il viaggio lungo il chiostro sono trentadue. Quattro sono già all'ingresso. Una visibile a metà e l'altra non recuperabile. Il primo incontro lo si fa con l'albero geneologico dell'Ordine dei Minimi. Poi si prosegue con la vita di San Francesco e il racconto si snoda narrando per immagini la storia degli incontri del Santo e i miracoli.

      I medaglioni che raffigurano la vita di importanti personaggi sono situati tra le lunette. Tra una lunetta e l'altra il cui angolo (o i cui angoli) forma (o formano) una vela. Le lunette raccontano la vita del Santo grazie anche ad un immaginario popolare suggestivo. I medaglioni sono la recita di personaggi, martiri e  rappresentazioni ben definite nello studio di Padre Stea, già citato.

            I martiri hanno, tra le lunette, un posto importante. tra questi vanno ricordati il francese padre Eustachio Apuril e il frate Tommaso Felton. La sua vita viene rappresentata attraverso i più significativi episodi. Dall'uscita del deserto all'incontro con l'Arcangelo S. Michele. Dagli episodi dove sono impressi i segni dei miracoli alle immagini che raccontano la canonizzazione. Il viaggio ha una sua logica spirituale ma anche storica. Uno scenario che racconta.

      Nell'Albero Geneologico, comunque, sono menzionati frati, santi, padri della chiesa.  Li lunette, in realtà, non sono altro che un racconto per immagini nell'attraversamento dell'avventura del paolano. Le immagini che sono a forma di mezzaluna sono accompagnate da versi che recitano  i fatti e "spiegano" ciò che è dipinto nelle lunette.

      È necessario creare delle comparazioni tra i Conventi dei Minimi. Tra il Convento di Grottaglie e quello di Paola c'è una forte similitudine anche se gli sbalzi delle articolazioni epocali non mancano. Ciò che li accomuna maggiormente sono le pitture. Il chiostro di Grottaglie è un documento che si presenta con un suo linguaggio ed è questo linguaggio che ha impresso un tracciato singolare nella vita dei Minimi.

Il concetto di monumento va letto nella sua totalità: arte, storia, antropologia, letteratura lungo la linea di una cristianità tra Occidente ed Oriente.





 




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