I due marò, Massimiliano e Salvatore, aspettano pazienti e fiduciosi da due anni
domenica 16 febbraio 2014
di Vito Piepoli
Non si placa la discussione sui presunti tesseramenti gonfiati nella
campagna congressuale del partito democratico in Puglia, dove sono già stati
eletti 4 segretari provinciali a Foggia, Taranto, Brindisi e nella …… quando
mancano ancora il comune e la p
Dal 15 febbraio 2012 al 15 febbraio 2014, sono passati due
anni esatti dall’incidente avvenuto nelle acque del porto di Kochi nello stato
indiano del Kerala. Due anni da quando due militari pugliesi del 2° Reggimento
“San Marco†della Marina Militare, il tarantino Massimiliano Latorre e il
barese Salvatore Girone sono bloccati in India perché ritenuti responsabili di
aver ucciso due pescatori locali.
I due marò erano in servizio antipirateria sulla petroliera
Enrica Lexie. In questi 24 mesi la loro storia è stata scandita da una vera e
propria disputa diplomatica tra Italia ed India. I militari sono stati prima
trattenuti in una foresteria del commissariato di polizia di Kochi, poi in una
sezione del carcere di Thiruvananthapuram, nel mezzo vi sono state alcune
comparse in Italia per le feste di Natale e le votazioni politiche. Tornati in
India sono stati ospitati in un albergo e poi attualmente presso l’ambasciata
italiana a New Delhi.
Ancora nonostante il lungo periodo trascorso in India
l’autorità giudiziaria locale non ha ancora notificato il capo di accusa per
Massimiliano e Salvatore. Nelle ultime settimane si era fatta spazio l’ipotesi grave
della pena di morte poi accantonata. Successivamente era emerso il reato di
terrorismo che prevede una pena massima di dieci anni di carcere, cronaca
recente dopo la querelle infinita di rinvii giudiziari ed udienze.
Con la mediazione del Governo Italiano, dell’Unione Europea
e delle Nazioni Unite, il reato ancora non contestato dovrebbe indirizzarsi in
ordine a quanto stabilito dal codice penale indiano. Inoltre l’Italia potrebbe
fare leva sull’arbitrato internazionale, una mossa da giocare dopo la decisione
dell’Alta Corte Indiana di martedì prossimo se come si teme, anche  in quella
occasione non si arriverà ad una svolta della vicenda.
“L’ipotesi è stata esplorata†ha annunciato il Ministro
della Difesa Mario Mauro da poco rientrato da Delhi, nella riunione della Task
Force sul caso dei due fucilieri. È il gruppo composto dal presidente del
consiglio uscente Letta, e dai ministri uscenti Mauro, Bonino e Cancellieri e
dall’inviato speciale del governo, il sottosegretario del Ministero degli
Affari Esteri italiano, Staffan de Mistura, Â che passa il testimone al prossimo
gruppo, assicurando che l’impegno sul caso continuerà con determinazione e fino
alla soluzione della vicenda.
E mentre continua il pressing della diplomazia, per far
fronte comune con la comunità internazionale, dall’Unione Europea alla Nato,
passando per l’Onu, i tavoli politici e giuridici garantiscono il massimo
impegno per venire a capo della complicata vicenda.
Intanto Massimiliano e Salvatore aspettano pazienti da due
anni. Una preghiera di Papa Francesco per i due
fucilieri è quanto hanno chiesto i delegati della Rappresentanza Militare del Cocer
Interforze tramite il delegato della Marina, Antonello
Ciavarelli, unitamente ad amici e colleghi presenti in piazza San Pietro
in occasione dell’Angelus. “In questi difficili momenti il sostegno morale e
spirituale è quanto mai indispensabile - è detto in una loro nota – (…)
L’unità di intenti, in questi momenti, è più che mai indispensabile. Il momento
di preghiera potrebbe essere propizio per far giungere fino in India i
sentimenti
di giustizia e di pace di cui sono
portatori i militari italiani, i quali combattono il terrorismo e la pirateria
e non ne sono compliciâ€.
Vito Piepoli
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