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Vogliamo esprimere la nostra solidarietĂ ai ragazzi delle
Officine Tarantine che hanno ricevuto la notifica di un’ordinanza di
interdizione dai locali dei Baraccamenti Cattolica da parte del Comune di
Taranto.
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Siamo scandalizzati dal fatto che quando qualcuno prova a
rimboccarsi le maniche e a fare qualcosa di concreto a favore di un bene comune
venga contrastato in questo modo.
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Al contrario, l’Amministrazione comunale potrebbe
cogliere gli aspetti positivi presenti nell’iniziativa di questi ragazzi e
accompagnarli in un percorso di legalitĂ che passi attraverso la concessione
dei locali in comodato d’uso, utilizzando le risorse regionali destinate alle
politiche giovanili.
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Non risulta che ci sia stata altrettanta solerzia nei
confronti di altri abusi in danno della cittĂ .
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Fra l’altro si segnala che il patrimonio edilizio del
Comune di Taranto è ingente e per nulla sfruttato, anzi il più delle volte è
del tutto abbandonato a se stesso. Quindi non si vede come ci si possa
lamentare di iniziative spontanee che hanno la finalitĂ di dare nuova vita a
strutture che sono state chiuse per anni.
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Nessuna repressione va attuata. Anzi questi ragazzi
andrebbero ringraziati.
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Un dubbio sorge spontaneo: non è che l’Amministrazione si
è attivata così in fretta perché i ragazzi delle Officine Tarantine si sono
dichiarati per la chiusura dell’area a caldo? Oppure perché stanno facendo
cultura dal basso e la cultura potrebbe svegliare le coscienze dei tarantini?
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Alessandro Marescotti
Presidente nazionale PeaceLink
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Fulvia Gravame
Responsabile del nodo di PeaceLink Taranto
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