FOGGIA: ANCORA IRRISOLTA LA QUESTIONE DEL POLIGRAFICO
DI STATO
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Dopo gli
emendamenti PD che minavano il futuro della storica cartiera foggiana e la
relativa interrogazione del deputato LâAbbate (M5S), il Ministero adotta il
decreto ma che, per ora, rimane solo sulla carta
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Dopo
aver trascorso in modo, a dir poco, travagliato le festivitĂ natalizie, la
situazione dellâIstituto Poligrafico Zecca di Stato di Foggia non ha trovato
ancora una soluzione definitiva. Lo scorso dicembre, infatti, tre deputati del
Partito Democratico (da un lato il bergamasco Antonio Misiani e il potentino
Roberto Speranza, capogruppo alla Camera, dallâaltro Paola De Micheli da
Piacenza) avevano presentato due emendamenti che ne avrebbero minato il futuro
e che prevedevano che le ricevute del Gioco del Lotto, la cui organizzazione e
gestione è affidata a Lottomatica (oggi Gtech S.p.A.), non dovevano essere piÚ
prodotte necessariamente dallâIPZS. Un colpo ad unâazienda pubblica per un
âregalinoâ ad una impresa privata concessionaria di Stato, fortunatamente
bloccato in Commissione Bilancio alla Camera. Il deputato pugliese del
MoVimento 5 Stelle Giuseppe LâAbbate presentò, dunque, una interrogazione al
Ministro dellâEconomia e delle Finanze per risolvere definitivamente la
questione, al centro anche di una diatriba giudiziaria tra il Poligrafico di Stato
e Lottomatica, richiedendo lâattuazione del decreto ministeriale come previsto
dallâart. 17-bis del cosiddetto âDecreto del Fareâ.
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Un
Decreto ministeriale, intitolato âIndividuazione delle carte valori ai sensi
dellâart. 2, comma 10-bis, lettere a) e b) della legge 13.07.1966, n. 559 e
successive modificazioni e integrazioniâ, giunto contestualmente a fine
dicembre scorso e che ha inserito a tutti gli effetti gli scontrini del âGioco
del Lottoâ tra le lavorazioni delle carte valori che devono essere prodotte
dallâIstituto Poligrafico Zecca di Stato. Il decreto, infatti, riporta che lo
scontrino âha una funzione certificativa connessa allâaccertamento
dellâentrata erariale direttamente percepita dallo Stato per il tramite del
raccoglitore e del Concessionario e, per tale motivo, costituisce ricevuta di
introito attestante pagamenti dovuti allo Stato medesimoâ.
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âMa,
oggi, ad oltre un mese dallâemanazione del decreto ministeriale che sancisce ad
ogni effetto di legge che gli âscontriniâ sono carte valori assegnate allâIPZS
â dichiara il deputato pugliese Giuseppe LâAbbate (M5S) â questa
produzione viene realizzata negli stabilimenti privati della âP.C.C. Giochi e
Serviziâ a Tito (Potenza) e del âRotolificio Bergamascoâ di Bergamo, senza
alcun minimo controllo effettuato dal Ministero dellâEconomia e delle Finanzeâ.
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In
questo momento, difatti, perdura la rilevante anomalia che permette la
contemporanea circolazione di due tipi di scontrini differenti tra loro: il
vecchio tipo prodotto fino a settembre 2013 dallâIPZS secondo i criteri
richiesti dal Ministero dellâEconomia ed il nuovo tipo di scontrino, prodotto a
Tito, senza il rispetto di alcune regola o certificazione ministeriale. Una
situazione non ancora risolta nonostante il decreto ministeriale che non trova
ancora concreta attuazione. Il rischio per la storica cartiera di Foggia è
quello di non poter rinnovare 16 contratti di lavoro di apprendisti in scadenza
a maggio, dopo non aver giĂ rinnovato il contratto ad altri 6 giovani.
âPer questo ho presentato una ulteriore interrogazione al Ministro
Saccomanni â dichiara Giuseppe LâAbbate (M5S) â Se è a conoscenza
di questa assurda situazione deve metter quanto prima riparo, dando attuazione
al decreto ministeriale emanato, risolvendo lâanomalia della doppia tipologia
di scontrini in circolazione. Ricordo che il Gioco del Lotto è proprietà dello
Stato e che gli scontrini vengono tuttora utilizzati come ricevute per canone
Tv, bollo auto e altre tasseâ.