Il ‘Made in Italy’: garanzia di qualità
L’Italia si sa, vanta bellezze paesaggistiche ed
artistiche che la rendono uno dei Paesi più visitati al mondo. A renderla
famosa, però, sono anche i suoiprodotti molto richiesti all’estero. Isettori
più all’avanguardia in questosenso sono certamente quello alimentare e della
moda, insieme all’industriamanifatturiera ed automobilistica. Fin qui, niente
di nuovo. L’eccellenza del ‘Made in Italy’, brand che vanta il terzo posto al
mondo per notorietà dopo ‘Coca-Cola’ e ‘Visa’, rappresenta una garanzia di
qualità. Ma non basta. Non sempre, infatti, i prodotti che sfoggiano questo
marchio sono effettivamente
realizzati entro i confini nazionali. Assemblate,
rifinite, disegnate in Italia, le merci vengono fabbricate altrove fregiandosi
comunque dell’etichetta. È per questo che la legge n. 166 del 20 novembre 2009
si propone di tutelare il made in Italy all’insegna di prodotti interamente
italiani, prevedendo sanzioni per quelli che non ne rispettino le prerogative.
Classificabili come made in Italy sono le merci per le quali il disegno, la
progettazione, la lavorazione ed il confezionamento siano eseguiti sul
territorio italiano. In linea con il decreto, l’Istituto per la Tutela dei
Produttori Italiani (ITPI), rilascia, previa verifica dei requisiti
sopracitati, certificazione del 100% made in Italy, conferendo riconoscimenti
d’eccellenza come il Premio Raffaello. Anche il mondo del web si dimostra
interessato ai nostri prodotti e produttori. Di pochi giorni fa, la notizia
della creazione di un portale dedicato al made in Italy. Si tratta di una
piattaforma bilingue realizzata dal Google Cultural Institute in collaborazione
con il Ministero delle Politiche Agricole e Unioncamere, per mettere in mostra
le storie delle nostre eccellenze e far conoscere piccole e medie imprese
avvicinandole al web. Il progetto nasce in seguito ad un incremento delle
ricerche in rete relative al nostro marchio, aumentate nel 2013 del 12%. Tutto
ciò fa ben sperare. In un momento così delicato per l’economia nazionale e non
solo, un punto di forza come il marchio ‘Made in Italy’ va difeso, incoraggiato
e foraggiato.
Archita Di Serio , presidente regionale ARCAS