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AMMINISTRAZIONE
COMUNALE TARANTINA… TRAGICOMICO
FERMO BIOLOGICO !!!
A Taranto tutto tace.
A Taranto si perde ogni pur minima
possibilità!
A Taranto regna il…fermo biologico.
E’ l’amara realtà con la quale i
cittadini sono costretti a convivere già da anni.
Non si intravvedono spiragli di luce,
forse per la cappa di fumi padroni anche dai cervelli, forse per una malasorte
ormai endemica che paralizza presente e futuro.
In questa landa desolata, dove fa
notizia l’arrivo di 20 turisti, a crescere sono problemi e bisogni senza
risposta, che spingono alla disperazione, lasciando presagire scenari sempre
più neri, già in atto nella prepotenza dei rapporti (tra automobilisti, nelle
consuete file agli sportelli, nel semplice incrociarsi dei pedoni) o del semplice
scambio di idee.
I cittadini si vedono privati dei
diritti elementari senza la possibilità di farli valere, risultano dei “senza Terra
e senza Dio”, abbandonati alla mercé del fato.
Intanto, se il governo centrale profonde
impegno nella tutela dei rom (è di oggi la scoperta di 20 rom senza reddito,
alloggiati gratis nei campi del comune di Roma, proprietari di bene per 2
milioni di euro); degli immigrati ( è notorio il costo giornaliero per ciascuno
- 45 euro per vitto e alloggio, con cure sanitarie gratuite-); in interventi di
sostegno dei “processi di pace e rafforzamento della sicurezza” nell’America
centrale o per assicurare al personale del Ministero affari esteri la
sistemazione in alloggi sicuri (11.500.000 euro) o per inviare in missione o in
viaggio di servizio personale degli affari esteri in aree di crisi o per
rifinanziare la legge per partecipare alla ristrutturazione del quartiere
generale della Nato a Bruxelles (euro
11.647.276 per l’anno 2014 e euro
34.665.051 per l’anno 2015); il governo regionale sbandiera intenti,
assicura interventi su edilizia residenziale popolare, su edilizia scolastica,
su sostegno all’occupazione, su rilancio della sanità ma… produce ben poco,
costringe i cittadini a soluzioni estreme così come “ha raccontato” il TG3 Puglia di ieri sera riportando la notizia di
un cittadino Barese che ha occupato con la propria famiglia -ben 5
figli- un locale scalcinato e cadente in zona Porto.
Il Sindaco Emiliano (forse
solo per la presenza delle telecamere?) ha proposto alternative che sono state rifiutate
con dignità per la ferma convinzione del signore e della sua famiglia d'aver
diritto ad un alloggio popolare.
Inutile dirlo, tutti i
candidati a Sindaco (una mossa elettorale ???) hanno prontamente cavalcato la
protesta dichiarando di voler procedere ad un censimento puntuale degli alloggi
popolari assegnati in precedenza, per verificare la persistenza dei
presupposti.
Premesse ad interventi
chiarificatori. Ma, si farà qualcosa?
Di certo a Taranto non ci sono e non ci sono
mai state intenzioni di verificare la idoneità degli assegnatari, i requisiti
degli assegnatari, i perché della persistenza di anomalie.
Nella nostra Città esiste da anni ed anni
l’emergenza abitativa. Servono almeno 2500 alloggi. Il Comune in qualche modo
riesce a reperirne qualcuno, dando concessioni edilizie ricavandone in cambio
alloggi (in virtù del Piano Recupero Periferie), talvolta anche intere
palazzine dove vengono stipate intere famiglie.
Taranto lì, 20.01.14 EMMA
BELLUCCI CONENNA