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I due militari pugliesi continuano a
rischiare la pena capitale e, dinanzi al fallimento di De Mistura e al
tentennamento del Governo italiano, tre parlamentari del MoVimento 5 Stelle decidono
di partire per lâIndia
Ă ancora in alto mare la vicenda dei fanti
del Reggimento San Marco (i due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre).
Nei giorni scorsi, infatti, alcune indiscrezioni
pubblicate dal quotidiano âHindustan Timesâ hanno riportato la notizia che i due
militari pugliesi sono stati rinviati a giudizio e rischierebbero la pena
capitale. Questo sarebbe il frutto di un mini-vertice tenuto tra i ministri
indiani dellâInterno e della Giustizia. Ma dinanzi ad una operazione probabilmente
mediatica, viste le imminenti elezioni in India, e alle notizie non certe sui
due marò, il MoVimento 5 Stelle decide di prendere di petto la situazione e di
partire con una delegazione di tre parlamentari alla volta di New Delhi. La
data di partenza è fissata per il 20 gennaio, mentre sarà il deputato pugliese
Emanuele Scagliusi ad accompagnare i colleghi della Commissione Esteri Manlio
Di Stefano e Daniele Del Grosso.
âĂ giunta lâora
di vederci chiaro â dichiara Scagliusi (M5S) â Purtroppo paghiamo lâinefficacia
e la mancanza di credibilitĂ di questo Governo che, con lâinviato speciale
Staffan De Mistura, ci aveva garantito il ritorno a casa dei marò per Natale. De
Mistura, invece, non è riuscito a cavare un ragno dal buco. Non capisco cosa
sia cambiato dalla lettera del 21 marzo scorso indirizzata al nostro Ministro
degli Affari Esteri dove lâAmbasciata indiana rassicurava il Governo italiano
sulla sorte dei due militari â continua Scagliusi â Prendiamo
atto dellâimpegno profuso dal Presidente del Consiglio ma, a giudicare dai
risultati ottenuti finora temiamo lâennesimo nulla di fatto. Per approfondire
la questione e ottenere chiare e precise informazioni partiremo per New Delhi
tra pochi giorniâ.
Diverse fonti
mettono in connessione la vicenda dei âmaròâ con unâaltra vicenda che riguarda
Italia ed India: quella degli elicotteri Agusta-Westland. Rimane aperta,
infatti, con la possibilitĂ di un arbitrato internazionale, la tormentata
questione degli elicotteri, dopo la cancellazione della commessa da parte
dellâIndia che ha giĂ sospeso i pagamenti, ipotizzando la violazione da parte
della consociata Finmeccanica delle clausole di correttezza dopo le recenti
notizie di corruzione di alcuni funzionari. Sembrano inevitabili i collegamenti
con il caso dei due marò e con la delicata questione diplomatica-giudiziaria
cui ha dato luogo.
âLa sensazione è
quella di un gioco condotto dai governi dei due Paesi per limitare i danni e
salvare la faccia con un sofferto compromesso su elicotteri e marò â continua
Scagliusi (M5S) â Lâ8 gennaio era prevista lâudienza del processo a
Nuova Delhi ma, proprio in concomitanza con lâaccettazione dellâarbitrato da
parte del Ministro della Difesa Indiano sugli elicotteri, è stata rinviata al
30 gennaio. Mi auguro che, come per il caso Shalabayeva,
non si giochi con la vita di esseri umani per interessi economiciâ. Da evitare, è
l'adozione del âSUA Actâ che, oltre a capovolgere l'onere della prova, estende
l'azione della polizia nelle acque internazionali e presenta i due militari italiani
come dei terroristi.
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