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DA : ITALIA, POLITICA di A. P. 24 dicembre 2013
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Affitti d’oro alla Camera, Scarpellini:
“Qui vengono tutti e un contributo lo diamo
sempre”
L'imprenditore proprietario
di alcuni immobili della Camera spiega: "Se
volevano, con i soldi degli affitti potevano comprare un paio di palazzi".
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Dopo le
polemiche sul caso degli affitti d’oro pagati dalla Camera per
tenere stanze e uffici nel centro di Roma a cui i deputati non vogliono
rinunciare, parla il proprietario dei palazzi affittati, rivelando alcuni
retroscena che faranno discutere. “Se volevano, con questo denaro che mi hanno
dato, circa 369 milioni di euro per le locazioni, un paio di palazzi li
potevano acquistare, avevano una opzione, perché non l’hanno sfruttata?” ha
spiegato a sorpresa  Sergio Scarpellini intervistato dal Fatto Quotidiano,
aggiungendo “Se mi chiamano, vendo di corsa. Anzi, ci metto pure un fiocco su,
però si devono prendere il personale”. L’imprenditore, proprietario della
società che affitta immobili alla Camera e al centro dell’ultimo scandalo
politico, infatti ricorda che alle sue dipendenze, per sostenere quelle
strutture, lavorano circa 500 persone che senza rinnovo dei contratti
potrebbero essere licenziate. “La rescissione con un mese di preavviso è contro
la legge, è contro la Costituzione e contro le regole. Se mi assumono il
personale, cinquecento dipendenti, me ne vado subito” ha sottolineato ancora
Scarpellini, proseguendo “Io sono pentito, non lo farei più. Ho buttato una
balena di soldi”.
I
rapporti con la politica –Â
Le
rivelazioni più interessanti di Scarpellini riguardano però i rapporti con i
politici e in particolare i sovvenzionamenti ai partiti.
“Durante
la campagna elettorale vengono qui bianchi, rossi e verdi e noi un contributo
lo diamo sempre” ha spiegato l’uomo, aggiungendo “tutti gli imprenditori romani
fanno così”. Del resto per quegli immobili “Una regolare gara d’appalto non si
poteva fare, perché i palazzi vicini erano i miei, potevano venire soltanto da
me”. Come andrĂ a finire non si sa, ma l’imprenditore spiega      Â
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“Io
rispetto i termini previsti dai contratti, se rescindono gli affitti mi
riprendo i palazzi e ci faccio alberghi di lusso, però devo sbattere in mezzo a
una strada più di 500 ragazzi”.