«La prima cosa da fare se si vuole risolvere
un problema è porselo»
Marguerite
Yourcenar
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Siamo sicuri di conoscere le preoccupanti
problematiche legate al gioco d’azzardo che sta trasformando la “Bella Italia”
in una tristissima “Bisca Italia”? Questo articolo di Etta Ragusa, responsabile
dell’ associazione culturale Casa per la pace e coordinatrice del Movimento
etico Rinascita civica, aiuta a capire il problema e offre spunti di
riflessione e motivi di speranza.
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CON Â IL Â GIOCO Â NON
 SI  SCHERZA
e in uno Stato
biscazziere si vive male
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un monito, una
costatazione e qualche motivo di speranza
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Etta Ragusa
responsabile
dell’ass. culturale Casa per la pace
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Il monito va allo Stato, la costatazione
consiste nella schizofrenia che esso dimostra, la speranza è riposta nella
presa di coscienza di una parte crescente di italiani attivamente indignati.
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Lo Stato-Italia e i suoi Governi di
qualunque colore non possono anteporre il denaro alla salute dei cittadini e al
rispetto della legalitĂ .
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Da quasi un decennio, la pubblicitĂ
martellante su tv, web e cellulari, e una dissennata liberalizzazione del gioco
d’azzardo hanno trasformato l’Italia in una bisca.
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E la dipendenza dal gioco d’azzardo -
dalle sale gioco alle slot machine - sta diventando una piaga sociale sempre
piĂą diffusa tra cittadini di ogni ceto e soprattutto tra pensionati, giovani,
precari.
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Di fronte al crescere di un tale
disastro, lo Stato si giustifica con la necessitĂ di incamerare nuove entrate.
E tenta di trovare rimedi, senza rimuovere le cause, come quello di riconoscere
la dipendenza dal gioco come malattia specifica, la ludopatia.
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Ma le ultime dissennate leggi smentiscono
le buone intenzioni. Si tratta del condono quasi totale dell’evasione fiscale plurimiliardaria
(vedi scheda) fatto alla lobby del gioco, con la perversa clausola che anche in
caso di mafiosità il gestore possa continuare l’attività per 90 giorni; e delle
sanzioni economiche per Comuni e Regioni che ne vogliano impedire o limitare
l’uso sul proprio territorio; e, infine, il tentativo di abbassare a sedici
anni l’età per accedere alle sale da gioco.
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Anche se si sono alzate proteste tra gli
stessi parlamentari, la superficialitĂ e la schizofrenia sono evidenti, e
rivelano palesemente che non solo si fa finta di preoccuparsi della salute dei cittadini,
ma vistosamente e deplorevolmente si disattendono le più elementari certezze
del diritto come quella di reprimere l’evasione fiscale.
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Per “Fortuna”, ma ancor più per sana
indignazione, si cominciano a intravvedere alcune significative ragioni di
speranza che propongono rimedi che si dimostreranno efficaci se duraturi nel
tempo, dato che per guarire una simile piaga ci vorranno anni e tanta tanta
cultura, educazione all’uso del denaro, rispetto autentico della persona umana.
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Alcuni disegni di legge o emendamenti particolarmente
significativi e in procinto di giungere alla discussione parlamentare propongono
il passaggio del gioco d’azzardo dal Ministero delle Entrate al Ministero della
Salute, poiché il gioco può generare dipendenza patologica; e l’uso della
tessera sanitaria come documento identificativo del giocatore sia perÂ
verificare che sia maggiorenne, sia per interrogare un'apposita banca dati
contente informazioni sul giocatore: quanti soldi ha giocato, quando, con quale
frequenza.
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Centinaia di Sindaci hanno proposto una
legge di iniziativa popolare che regoli il gioco d’azzardo in modo sostenibile
per le comunitĂ e per le famiglie.
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Alcune Regioni, tra queste la Puglia, e
alcuni Sindaci, hanno approvato regolamenti per prevenire e curare questa
dipendenza oltre che per limitare il numero delle sale e delle macchinette
mangiasoldi e la loro distanza da luoghi sensibili (chiese, scuole, oratori,
ospedali).
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Alla “Campagna Slot Mob - un bar senza slot
ha più spazio per le persone” aderiscono sempre più esercenti che rinunciano a
ospitare slot, e clienti che si inventano modi diversi (feste, appuntamenti passa-parola)
per sostenere i gestori che per lodevole senso civico e umanitario rinunciano
al mancato guadagno dato che una slot può fruttare al gestore che la ospita
anche 2000 € al mese.
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Il quotidiano Avvenire da molto tempo
sta affrontando con competenza il problema diffondendo notizie che non sempre
vengono date da tutti i media. Altrettanto fanno il settimanale Vita e il
giornale on line Sulatesta, che ha pubblicato l’interessante statistica
acclusa.
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In questi giorni è stato pubblicato”, a
cura del giornalista Marco Dotti, un interessante e-book dal titolo “Anatomia
dell’azzardo di massa” in cui, da professionisti esperti e sensibili, il
problema con relative possibili soluzioni viene affrontato sotto l’aspetto
giuridico, economico, sociologico e psicologico.
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Giusto per andare sul pratico, la Puglia
è tra le maggiori regioni “giocatrici”, la provincia di Taranto è prima in
Italia per il gioco d’azzardo, Grottaglie è prima a livello nazionale nel
rapporto popolazione-somme giocate.
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Proprio a Grottaglie, dopo il convegno
sulle dipendenze patologiche di un anno fa, la Casa per la pace ospita il primo
lunedì del mese (prossimo incontro 13 gennaio 2014) il Punto di ascolto contro
la ludopatia gestito dalle associazioni Giocatori Anonimi e Gamanon, le stesse
che da sette anni sono presenti a Taranto con sede presso la parrocchia San
Lorenzo in Via Magna Grecia.
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L’auspicio è che la sensbilizzazione si
allarghi, così che anche nella provincia di Taranto prenda piede la campagna
“Slot Mob” e che sindaci sensibili sostengano la proposta di legge di
iniziativa popolare elaborata dai loro colleghi di tutta Italia.
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PER SAPERNE DI PIU’ VEDERE PAGINA SUCCESSIVA
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Scheda tratta da: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/
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Proposta di legge di
iniziativa popolare dei Sindaci:
http://magazine.terre.it/notizie/rubrica/0/articolo/3070/obiettivo-50mila-firme
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Legge della Regione Puglia sul
gioco d’azzardo n.43 del 13.12.2013:
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=o-4.htm&anno=xliv&num=169
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Campagna Slot Mob:
http://www.vita.it/static/upload/slo/slot-mob--1-.pdf
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/443505/Slot-mob-colazione-nei-bar-che-rinunciano-alle-macchinette
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Giocatori Anonimi e Gamanon:
http://www.giocatorianonimi.org/puglia.htm
http://www.gamanonitalia.org/dove/puglia.html#ind
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