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SALINELLA: da semplice PEREQUAZIONE – ad
ASSURDA SPECULAZIONE
Grosso
interrogativo che grava su una città che ama sguazzare al limite
della legalità, infrangendo regole e diritti, nella certezza di una impunità
addebitabile, evidentemente, a “protezioni in alto”. Sennonché c’è, sempre più,
il rischio di incappare in chi , consigliere comunale o libero cittadino, è
attento a denunciare gli accadimenti strani, o in chi, organo
di controllo, è preposto al contrasto della illegalità, ed è in questo che
speriamo denunciando situazioni a dir poco dubbie, come, appunto, la massiccia
opera di cementificazione della Salinella, zona pressoché sprovvista dei
requisiti che rendono vivibile un quartiere, comunque oggetto di
costruzioni selvagge. Ben sappiamo come il settore edilizio stia boccheggiando
per la crisi che attanaglia il paese, ma altrettanto bene rileviamo l’inutilità
di nuovi palazzacci e palazzotti in presenza di un consistente patrimonio
edilizio recuperabile come notiamo lo strano fenomeno della scomparsa di
molti costruttori e della costante presenza di qualche nome, che si ripete. La
perequazione urbanistica alla Salinella può essere utile, sì, ma solo per
procurare terreni all'A.C. a costo zero, aree che dovranno servire per
realizzare urbanizzazioni primarie, non già per permettere ancora speculazioni
ai furbetti degli altri quartieri.
Questa
città ha già vissuto stagioni di nepotismo bieco, di favoritismi sfrenati, di
violazioni sistematiche che hanno prodotto i danni sotto gli occhi di tutti,
hanno ricacciato il territorio in anni bui e senza speranze. Difficile,
allora, comprendere l’immobilismo dei più, la tolleranza di faccendieri senza
morale e senza amore, la continua sequela di abusi alla spasmodica ricerca del
denaro …facile atteso i troppi terreni inutili perimetrati su quelle carte che
non trovano pace; perché bisogna fare incetta di terreni troppo distanti
dall’originaria zona interessata all’intervento pur di accontentare il solito
amico dell’amico che è riuscito a far incetta di terreni inutili, aggravando il
preventivo bilancio di spesa di chi ha tutto il diritto di sedere a quel tavolo
divenuto unicamente un campo di battaglia politico ancorchè procedere alle
spettanti approvazioni di progetti non in odore di speculazione. Il ministro
Alfano ha dichiarato di voler procedere all’inasprimento del regime carcerario
per i detenuti di mafia che oseranno infiltrazioni nell’ambito dell’Expo 2015…
perché dunque non si scandaglia anche quel “tavolo tecnico” (???) con molta
probabilità potrebbero… potrebbero… se ben ricercati saltare fuori nomi e facce
di chi col territorio riesce a giocare.
Di
seguito si ripropone una nota dalla quale emergono le contraddizioni generate
dalla legge 20/01.
“Con Delib. di C.C. 63 del 25/06/98 il Comune
di Taranto approvava il provvedimento avente per oggetto: “Individuazione delle
Zone di recupero del Patrimonio edilizio esistente” – art. 27 L. 457/78, per
procedere quindi all’adozione del “Piano di recupero del Quartiere
CEP-Salinella” per l’ottenimento dei finanziamenti relativamente ai Contratti
di Quartiere caratterizzati da degrado urbano e mancanza di servizi primari.
Con la suddetta Delibera si intendeva, pertanto, recuperare il patrimonio
edilizio esistente, risanare gli spazi sottratti all’edilizia e migliorare i
collegamenti viari (periferia-centro). Con successiva Delib. di C.C. 23 del
24/01/05 venivano definiti gli obiettivi: “Individuazione delle Zone di
recupero del Patrimonio edilizio esistente comprendenti il CEP-Salinella e aree
contermini” e, al fine di evitare gli espropri, per la realizzazione delle infrastrutture,
si ricorre al principio, introdotto dalla L.R. 20/01, della “PEREQUAZIONE”
attraverso l’individuazione delle aree destinate alla edificazione in
perequazione e quelle da cedere al Comune.
Si
è dato seguito in questo modo a speculazioni realizzate in precedenza con
lottizzazioni abusive di terreni agricoli (un’area “Salina Piccola” sede di
svernamento di varie specie di uccelli e individuata dal PUTT/p area a macchia
è stata suddivisa in tante piccole proprietà) e a recenti acquisti di terreni
sempre a destinazione agricola (la pineta di via Lago di Levico di 2.00 ettari
viene acquistata indivisa tra società edili e immobiliari. Il Comune di
Taranto, nel frattempo spinto dalle imprese edili e dalle Cooperative stima
necessaria la realizzazione di più di 5000 nuovi appartamenti. Resta dubbia
questa improvvisa crescita della popolazione se si pensa che già il P.R.G.
vigente (approvato negli anni ’50) era stato sovradimensionato in quanto era
stata prevista una crescita della popolazione che non c’è stata; al contrario
c’è una diminuzione della popolazione
residente.
Il
centro urbano si è svuotato con il passare degli anni; restano migliaia di
appartamenti vuoti e interi stabili pericolanti e mai ristrutturati e anch’essi
vuoti (prede di speculatori, come accaduto per la “Città Vecchia”). La città,
ed in particolare le aree periferiche, invece, mancano delle strutture
secondarie se non addirittura di quelle primarie; le strade, già impraticabili in
quanto ridotte a colabrodo, si allagano al minimo accenno di pioggia in quanto
mancano le fogne; mancano i parcheggi, i marciapiedi, l’illuminazione, mancano
gli spazi verdi, mancano le strutture di aggregazione, mancano i campi sportivi
e il Comune pensa a costruire nuove abitazioni che, ritenute indispensabili,
porteranno a spopolare ancor di più il centro, a cementare, con tutte le
conseguenze del caso, aree agricole e lì dove già le aree edificate esistenti
sono ancora in attesa delle infrastrutture necessarie.
Pertanto
si chiede di fare luce su eventuali speculazioni in atto o realizzate a mezzo
“lottizzazioni abusive”.
Taranto
lì,
19.12.13
Emma Bellucci Conenna
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PERCHE' MAI DOVREBBERO AUMENTARE I COSTI DELLE URBANIZZAZIONI INVECE DI UTILIZZARE LE
TABELLE PARAMETRICHE VIGENTI NEL COMUNE DI TARANTO ?
NON SARA' FORSE PERCHE' SI E' ANDATI MOLTO OLTRE LA DECENZA CHE ANCHE MEGA INTERVENTO PROPONE ?
PERCHE' NON RIPORTARLO NELLA PERIMETRAZIONE INIZIALE ?
CHI E PERCHE' HA PROPOSTO ED OTTENUTO CHE LA STESSA SI ALLARGASSE ?
E' QUESTA LA POLITICA CHE NON CAMBIA MAI.
POVERA TARANTO COSTRETTA A PARARE L'ENNESIMO FALLIMENTO.
QUANTI OPERATORI SANI... NON SPECULATORI PENSATE RIUSCIRANNO A DECIDERE PER
UN INTERVENTO DOVE DI "SALE" NE E' STATO VERSATO UN PO' TROPPO ???
PERCHE' NON TORNARE ALL'ORIGINARIA PERIMETRAZIONE ANTE SPECULAZIONE ?
E.B.C.