Libero OSSERVATORIO
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Si voleva…… VOLARE (?!)
Eravamo nel gennaio 2001, quando
tirato per capelli, considerai dover replicare alle esaltazioni di un Direttore
che dall’alto del pulpito “sparava le solite ……zzate” incensando ed edulcorando
questi e quelli… senza considerare che occorreva invece e piuttosto tenere i
piedi ben saldi a terra……!
Pur sprovvisto della
“sfera di cristallo” ebbi a scrivere – quanto poi verificatosi… ovvero che
nulla sarebbe cambiato e purtroppo, nonostante tanti altri voli pindarici
promossi e sostenuti da Sindaci e Politici vari, nonostante l’attualissimo
piano strategico di “AREA VASTA” col quale si vorrebbe dirottare
finanziamenti…… stante la situazione …… NULLA CAMBIERA’!!!
Prova ne sia il fatto che
proprio i politici sono i primi che non perdono occasione per remare contro, instancabili
nel “fare e disfare” nel dire e non dire sostenere piuttosto “tutto ed il
contrario di tutto”, per attrarre consensi ….. non considerando che quando
cadono in maniera rovinosa… trascinano con sé le poche prerogative di un
territorio che meriterebbe ben altro.
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ma…facciamo
un salto indietro… al gennaio 2001:
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Nevio CONTE architetto -via Borraccino n.4 Talsano 74029- tel/fax 099.7717498 - cell. 3200119260 - archnevio@tiscali.it
FINALMENTE SI VOLA !
Taranto lì 01.01.2001
E'
l'esclamazione di questi giorni!
Speriamo
sia "la scelta giusta". Tante infatti le considerazioni in merito!
E' quanto
mai vero! Meritiamo questo e molto di più, non fosse altro perchè, in più
occasioni siamo stati "bistrattati-snobbati-zittiti...sudditi
obbedienti".
L'
AEREOPORTO
doveva essere operante già dai lontani anni '60, si doveva approfittare
del momento "magico per Taranto", degli anni della
"Svolta Economica", si doveva poter volare sin dall'insediamento
di quello che sarebbe poi divenuto lo Stabilimento Industriale più
importante d'Europa!
Probabilmente
il nostro è stato uno sviluppo "volutamente" frenato!
Ad
esempio l'Università è arrivata con molti anni di ritardo!
A
chi interessava che gli studenti Tarantini dovessero abbandonare (anche se per
pochi anni) la propria Città trasferendosi al Nord o dovessero fare i pendolari
tra Bari e Lecce?
Un tempo
fortunatamente lontano, per Taranto che aveva ottenuto "la Manna
dal Cielo” l'insediamento Italsider (la monocultura dell'acciaio)
poteva bastare anche solo l'Istituto Industriale per sfornare tecnici di
base.
E
sì, perchè "gli specialisti", "le menti" venivano da
Genova, e fondamentalmente perchè alla "Grande Industria" occorreva
solo manovalanza, gli operai di cui Taranto e Provincia detenevano un enorme
serbatoio.
Quanti
artigiani (scegliendo il lavoro dell'Industria) hanno purtroppo diversificato
le proprie attività, accantonando e sacrificando la propria arte, decretando di
fatto la morte di tanti "mestieri", perdendo per sempre l'opportunità
di " forgiare " nuove maestranze specializzate.
Mancando
l'Università in loco, a quanti giovani è stata preclusa la possibilità di
laurearsi ( impossibilitati economicamente sia a trasferirsi che semplicemente
a viaggiare).
-
Quanti laureati, inseriti in altre realtà non hanno più fatto ritorno;
-
Quante "menti" hanno scelto la strada del non ritorno;
- Di
quanti validi laureati è stata privata in questi anni la comunità Tarantina!
Oggi,
grazie all'impegno di tanti irriducibili, di chi ha da sempre compreso che
l'opportunità di sviluppo, il benessere sociale, il progresso, passa anche
attraverso l'Università, Taranto ha i suoi corsi di Laurea.
Oggi a
tutti i giovani si rende possibile il raggiungimento di determinati obiettivi,
l'Università è una realtà, oramai è in casa…
E
veniamo all'Aereoporto!
In
occasione del conflitto dei Balcani l'Aereoporto "Arlotta" di
Grottaglie ha egregiamente sopperito alla disattivazione degli scali di Bari e
Brindisi!
Oggi
si esulta al decollo dell'Aereoporto Tarantino!
Ma nella "realtà
in cui viviamo", tale problematica è ben diversa da quella
dell'Università!
Ponendo
da parte la città di Foggia perchè distante geograficamente dalle province di Bari,
Brindisi, Lecce, Taranto, c'è da considerare che il
"quadrilatero" formato da dette Città è bene o male servito da due
Aereoporti (Bari- Brindisi).
Bisogna
considerare quello che in effetti "è" il bacino d'utenza di
tali Scali Aereoportuali, quali "sono" le cifre, quale "l'utenza"
cui si fà riferimento!
Raggiungere
lo scalo di Brindisi o Bari dai vari punti del "Quadrilatero" non è
poi quella "fine del mondo" che si vuol far
credere.
Siamo
sinceri - realisti ammettiamolo pure, da qualsiasi angolo delle quattro
Province interessate "forse forse" è più pratico raggiungere
le due l'Aereostazioni già da tempo operanti, piuttosto che quella di
Grottaglie!
Quanti
sono gli utenti che "giornalmente" utilizzerebbero il servizio aereo!
In
occasione del volo inaugurale, una delle interviste rilasciate ha oltremodo
preoccupato poichè si dichiarava: " Ora dobbiamo pensare a sottrarre, a
portare via agli altri aereoporti l'utenza Tarantina e perchè nò anche quella
Brindisina!"
Semplicemente
Allucinante! Possibile che non si riesca a comprendere che sottrarre utenza
alle altre due Aereostazioni potrebbe debilitarne il servizio?(Servizio per
niente paragonabile a quello ferroviario).
I
costi di esercizio di un Aereoporto sono ben più consistenti, si rischierebbe
di "minare" seriamente la sopravvivenza degli altri due Scali Aerei.
Per
l'Aereoporto non valgano certo le considerazioni fatte per l'Università.
L'aereoporto
non si può chiedere di averlo " in casa " proprio perchè i costi,
i numeri che poi veramente contano, sono ben altri!
Si
obietterà che al Nord gli Aeroporti hanno altra diffusione sul territorio.
Non
dimentichiamo innanzitutto che non siamo al Nord, bisogna predisporre il
territorio percorrendo la lunga scala dello sviluppo, ricordandosi che i
gradini bisogna salirli tutti ed uno allo volta, senza fare "salti"
che potrebbero essere nel vuoto, senza fare "voli pindarici"!
Non
potendo pensare dunque di mantenere in esercizio una "Simile
Struttura", almeno come "Scalo Civile"; ed avendo
comunque dimostrato di saperci fare (vedi il conflitto dei BALCANI), bisogna
ragionare, fare altre considerazioni, altre proposizioni, perchè:
- Non
basta solo avere "il Mare" per pretendere di avere un
"Porto";
- Non
basta solo avere "una Strada" per pretendere un "Casello
Autostradale";
- Non
basta solo avere una "Pista d'atterraggio" per pretendere un
Aereoporto!
Bisogna
saper programmare nuove iniziative, saper proporre servizi alternativi,
specializzati, complementari a quelli già esistenti su di "un
territorio" che "nella Logica di Governo Regionale" non
può ridursi solo al territorio Tarantino.
Taranto
da tempo lavora nel Settore Marittimo e finalmente (anche se a distanza di
anni) riuscirà a varare un importante "Grande Porto Commerciale".
Bisogna
dunque pensare a "Servizi di Completamento" per poter
partecipare allo sviluppo "organico e sinergico" dell'intero
Territorio Regionale.
Non
ci si può intestardire nel "creare doppioni", nel rischiare di
creare duplicati di attività che proprio perchè tali, decreterebbero
inesorabilmente e senza ombra di dubbio il fallimento; doppioni che
trasformerebbero in breve tempo "l'esultante decollo in un
atterraggio di fortuna".
Vorrei
ricordare ai rappresentanti delle istituzioni, a chi siede ai tavoli delle
concertazioni, (insomma a chi conta), che ad esempio:
- Taranto
non è funzionalmente collegata al resto d'Italia nè a livello stradale,
tantomeno ferroviario;
- Taranto
non ha ancora un proprio "Casello Autostradale" che
allacci direttamente allo svincolo del Ponte Punta Penna quindi alla
Superstrada Grottaglie-Brindisi, bisogna fruire del casello di Massafra (quanti
disagi!).
- Taranto
non ha ancora una "Stazione Ferroviaria" degna di tale
nome, siamo ancora fermi ai "binari morti " siamo bloccati sui
"binari della speranza" per non dire della disperazione! La Stazione
Ferroviaria, che desolazione!
Nemmeno
un MOTEL, una pensioncina, un ristorante!
Badate
bene: ci troviamo in prossimità del Porto Mercantile, della Dogana, dello Snodo
Stradale per Reggio Calabria, per Matera, per Bari, dunque direttrici per il
Sud e per il Nord Italia!
Al
viaggiatore in arrivo, non resta che girare i tacchi e scappare via da Taranto!
- Taranto
pur essendo geograficamente in posizione baricentrica e strategica, è
fuori insomma da tutte le "rotte che contano" da tutti gli "itinerari"
a qualsiasi livello li si voglia considerare!
Chiediamolo
agli Addetti di Settore (Albergatori - Ristoratori - Operatori Turistici) quali
sono le richieste, quali i servizi specialistici che riescono a garantire vista
la scarsa richiesta; un turista, un imprenditore cosa dovrebbe fare a Taranto,
quali sono le opportunità che si propongono, mancando gli elementari servizi
appena citati!
Per
fortuna "Marina ed Aviazione" periodicamente riversano in Città i
familiari delle reclute, ma è solo quello il Turismo cui si potrebbe aspirare?
Non
è certo l'Aereoporto Civile la prima ed impellente necessità del Territorio,
sono tante altre le priorità, le cose da fare, da proporre con la dovuta
attenzione per uno sviluppo sostenibile e praticabile!
Non
si può pensare di "Partire dal Punto di Arrivo" non è certo
creando il doppione di un servizio agevolmente reperibile a pochi chilometri di
distanza che si può credere di aver risolto il problema dello sviluppo
Tarantino, poichè come appena accennato c'è ben altro da definire!
L'Aereoporto
Arlotta di Grottaglie andrebbe piuttosto visto come "Integrazione e
Supporto" a quelli già in esercizio, si potrebbe pensare ad un "utilizzo
specifico", ad esempio proporre:
1
- Voli Commerciali " CARGO "
Integrazione
dei "servizi" offerti dal Porto - dallo Scalo Ferroviario - dai
Trasporti su Gomma (si pensi agli operatori commerciali, agli artigiani, alla
stessa ILVA), quanti potrebbero essere interessati al trasporto aereo per le
proprie "MERCI"
2
- Voli "Privati"
Si
pensi anche solo alla possibilità di utilizzare l'Aereostazione di Grottaglie
per un Turismo che utilizzando "aeromobili privati", potrebbe
scegliere le nostre zone per propri itinerari, si pensi semplicemente a quanti
potrebbero essere interessati a raggiungere ad esempio i "Campi di Golf
" di Riva dei Tessali e quant'altro!
3-
Voli "Charter "
Si
pensi ai Voli Turistici (Charter), si pensi alle Agenzie di Settore, agli
Operatori Turistici che potrebbero promozionare le nostre località baciate
dal " SOLE " anche nelle stagioni fredde, si pensi alle nostre Coste,
al nostro Mare invitante anche a Dicembre, si pensi ai tanti turisti che
certamente apprezzerebbero il nostro stupendo clima, le invidiabili
"temperature".
Finalmente
si decolla, si vola e.... speriamo di farlo sul serio!
arch. Nevio
F. CONTE
Ditemi se avevo esagerato ed in cosa… o se
piuttosto
avevo
colto nel segno.
Inutile lacerarsi le
Vesti e Strapparsi i capelli; nulla potrà mai cambiare, se prima non cambia la
mentalità di chi gestisce la Cosa Pubblica.
Mentre la Regione vara
il nuovo Piano Regionale delle Coste (PRC), politici d’alto livello accogliendo
i “piagnistei” di Gestori di Stabilimenti Balneari che “DEVONO” essere rimossi
a fine stagione estiva – come RIBADITO dalla Corte Costituzionale con sentenza
n. 232 del 23.06.08 - starebbe affrettandosi a presentare vergognosi Emendamenti.
In materia d’ambiente
e territorio, occorre riconoscere quanto le Leggi inerenti il Condono Edilizio
sono state ad oggi ELUSE, Distorte, bistrattate, mal Interpretate e quanto ciò
costituisca un “PROBLEMA”…!!!
Impotenti assistiamo
ad assurdi comportamenti amministrativi che in spregio alle Leggi, invece di
ABBATTERE Case e Strutture abusive… mirano ad ABBATTERE il PROBLEMA… come?
……AGGIRANDOLO, cercando di volta in volta di plasmare, modellare, articolare
“diversamente” a favore di tizio e/o caio… specifiche “LEGGI” in vigore.
Ciò premesso l’Osservatorio
chiede a cosa potrà mai servire il Piano Regionale delle Coste definito
addirittura “Rivoluzione Copernicana” atteso che, come ampiamente ad
oggi dimostrato, appare ferma la decisione di non demolire e/o rimuovere alcunché?
Ed allora, ditemi……
Potrà mai cambiare QUALCOSA???
Più in basso di così… volare
sì, ma …a
calci in culo !!!
il portavoce
Taranto lì 27.09.11
Quando la smetteremo con le elugubrazioni mentali ????
- Non basta solo avere "il Mare" per pretendere di avere un "Porto";
- Non basta solo avere "una Strada" per pretendere un "Casello Autostradale";
- Non basta solo avere una "Pista d'atterraggio" per pretendere un Aereoporto!
Non basta parlare di taglio alle spese quando poi c'è chi richiede investimenti
a dir poco superflui se non proprio INUTILI.
Si pensi piuttosto a sviluppare le nostre prerogative esclusive invece di creare
Doppioni appunto INUTILI.
il portavoce