Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA) osservatoriolegnc@libero.it
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PERCHE’
lungo
viale Jonio
……MANCA IL MARCIAPIEDE ?
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Ancora
non è dato sapere il motivo che ha spinto l’A.C. al rifacimento dei marciapiedi
in viale M. Grecia, ma nessuno pensa di costruire il marciapiede assente su
tutto vle Jonio… cosa molto GRAVE.
Sistematicamente
ci ritroviamo ad esternare “drammatiche verità ” – “ironici commenti” per
urgenze che –ancora per poco spero, vengono rinviate.
Passata
la mortificazione, l’ira che assale nel notare qualcosa che non si riesce a
concepire e dunque a tollerare, si è presi da innumerevoli problemi che
farciscono la quotidianitĂ .
Ogni
giorno siamo vittime di un “ traffico caotico ” dovuto ad un ignobile sistema
viario annodato in più parti, una viabilità …pensate… studiata a tavolino;
assurdo modo di aggirarsi, di girovagare per strade intasate, che rendono
nervoso e nevrotico anche il piĂą calmo tra i calmi.
Si
prenda ad esempio vle Jonio… arteria ad alto scorrimento direzione
Talsano-Lama; qualche illuminato è riuscito a renderlo alla stregua di ignobile
budello impiastricciato di auto inchiodate all’asfalto!!!
Perchè
si deve tollerare la presenza dei resti di una “perla” …l’impraticabile “pista
ciclabile” che proprio non si riesce a smantellare e/o normare del tutto;
perché si deve convivere con una miriade di accessi carrabili a servizio di
improponibili mal tollerate attivitĂ commerciali, ancora presenti atteso
l’assenza di amministrazioni “capaci” di governare nel rispetto delle leggi,
attività che andrebbero spostate altrove poiché non previste.
L’incrocio
tra vle Jonio e vle Magna Grecia in caso di pioggia insistente, notoriamente
diviene dolente           “punto nevralgico” poiché, nonostante le griglie,
l’acqua si accumula perchè perennemente intasate.
In
detto punto di assurdo ed inaccettabile non v’è solo il transito veicolare,
atteso che si assiste all’anomalo, poiché impraticabile “transito pedonale” per
l’intero tratto di vle Jonio dall’incrocio con Magna Grecia ed il sovrappasso
di cda Toscano, percorso interdetto e sconsigliato ai pedoni.
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Perché
non si realizza il marciapiede che corre sul lato opposto al muraglione, ma che
funge da improbabile corsia per quella che, almeno nel “libro dei sogni”,
voleva essere una pista ciclabile.
Per
la realizzazione di detto improponibile marciapiede, colti dalla frenesia di
munire la Città di una pista ciclabile, si è di fatto eliminata la corsia di
emergenza indispensabile in caso di necessitĂ .
Tutti
gli automobilisti ben conoscono, anzi soffrono, le estenuanti code che si
formano in determinate situazioni d’emergenza… Atteso l’alta frequenza di
ingorghi… è grave che nessuno se ne occupi e soprattutto preoccupi.
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Si
presti attenzione alla curva che raccorda l’incrocio vle Jonio – vle M. Grecia;
perché manca il marciapiede che, presente su tutta vle M. Grecia, si ferma a
pochi metri dall’innesto col vle Jonio…? Il cordolo c’è, ma funge da sponda ad
un’aiuola che tanti avranno forse anche apprezzato… discreto giardinetto, che
poteva essere bordato con un semplicissimo marciapiede per il transito
pedonale, perché non restringere anche di un solo metro l’aiuola per far posto
a quattro mattoni, quale finitura di un corridoio pedonale?
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Perché
non raccordarlo con il marciapiede presente in via Filonide che anch’esso
inconcepibilmente muore alla intersezione con vle Jonio. Senza contare il fatto
che detto tratto di strada pubblica, percorso da migliaia di vetture è
perennemente intasato da auto parcheggiate innanzi alle tante attivitĂ
commerciali ivi presenti;
attivitĂ
commerciali che dovrebbero essere dismesse e che invece vengono AMPLIATE.
Detta
deprecabile situazione di pericolo riduce notevolmente la capacitĂ di deflusso
dei veicoli in transito riducendo detta arteria alla stregua di un “budello
avvizzito”.
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Perché i “pedoni” non devono poter percorrere
a piedi vle Jonio direzione TA2 ?
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Nel
chiedere chi si oppone alla realizzazione di un banalissimo quanto essenziale
marciapiede, auspichiamo che lo stesso… per l’intero vle Jonio venga realizzato
dai frontisti, come dettato dall’art. 40 del Regolamento Edilizio.                          Â
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Taranto lì, 22.11.13                                                                                                 Emma Bellucci Conenna