Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ osservatoriolegnc@libero.it
BELPAESE sì, ma… troppo SCELLERATO !
Far valere il DIRITTO
inviolabile dell’ambiente; questo il DRAMMA a tragedia ormai avvenuta.
La causa è solo e sempre
l’atavica mancanza di rispetto, di legalità... ormai FRANATA !!!
Manca il rispetto
per le regole, che non prescinde quello per il territorio.
Si
continua a straziare l'habitat,
a stravolgere le regole solo perché chi si trova a gestire la “Cosa Pubblica”
ne dispone come fosse "cosa propria", in barba al pur minimo
raziocinio.
Inveiamo
contro l'Ambiente in cui viviamo ferendolo irrimediabilmente a MORTE!
Gli
inenarrabili sconquassi, arrecati al Territorio, arricchiscono pochi
impoverendo la comunità che subisce e che tra le lacrime vede calpestare regole
che ci assicurano… INVIOLABILI.
Causa
principe di tutto ciò l'ignavia, il diffuso senso di lassismo palpabile
ovunque.
Non c’è
convinzione, manca la "volontà
vera" di gestire ed amministrare la cosa pubblica, il bene
comune nell’esclusivo interesse delle COMUNITÀ…!
Manca
la pur minima "preparazione gestionale", non si tratta più di
Politica del Territorio, Gestione della Cosa Pubblica, bensì squallida, bieca contrattazione,
che non si discosta più di tanto dal "mercato
delle vacche".
La
Politica vera sembra essere uscita definitivamente di scena, lasciando terreno
fertile alle contrattazioni e, come se non bastasse: Condono – Condono
ed ancora …CONDONO !!!
Contraddizione
nella contraddizione, mentre si fa deliberatamente scempio dell’ambiente senza
considerare cosa c’è intorno e quali siano i luoghi interessati a queste
scellerate operazioni, c’è chi nonostante tutto s’intestardisce ad invocare il turismo ancorché, come
dispongono le leggi, pensare
seriamente ad eliminare lo scempio determinato dall'abusivismo edilizio,
innegabile flagello dell'ultimo trentennio.
Non si
riesce a liberare il territorio da immonde quanto assurde indecenze, da mostri edilizi da anni
in stato d’abbandono, infamanti
monumenti al degrado che per decenza si evita anche solo di
guardare; non trattasi di decenza, bensì di ignavia… di lassismo.
Si soccombe
all’indifferenza nei confronti di tutto ciò che scempia e riduce in brandelli il
diritto inviolabile all’ambiente, all’integrità ed alla bellezza del nostro
habitat, del territorio, di tutto quello che dovrebbe essere "Bene Comune"
ma che soprattutto rende "pezza
da piedi" l'altro innegabile primario parametro del vivere
in Comunità: la LEGALITÀ.
Ciò
premesso, come non considerare che, anziché perseguire fatti e misfatti con
estenuanti azioni legali dalle quali mai più scaturisce il ripristino dello
stato dei luoghi, occorrerebbe liberare tutto quello che comporta stravolgimento dei territori.
Non a
caso, oggi continuiamo ad assistere impotenti a frane disastrose che nessuno
vuole ed intende fermare, atteso che l’attenzione
per il territorio è sempre lo stesso, tutti parlano, a
sproposito però, della necessità di correre ai ripari, di ricorrere a rimboschimenti, al
consolidamento di costoni e pendii, che serviranno unicamente a
far cassa, a far girare moneta, senza invece considerare di liberare il
territorio da ogni e qualsiasi opera
abusiva di per sé già pericolosa
per come e dove è stata realizzata, in spregio a quelle regole, che,
ripetutamente violate ed abusate, oggi hanno come epilogo la distruzione di
interi paesi e sacrificio di vite innocenti.
Taranto
lì, 20.11.13
il portavoce