PORTO DI BRINDISI:
TRASPARENZA E MERITOCRAZIA ALLâATTENZIONE DEL MINISTRO LUPI
Â
I deputati LâAbbate e De Lorenzis
(M5S) interrogano il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulla
critica situazione dellâAutoritĂ Portuale del capoluogo brindisino
Â
Scomparsa del traffico nobile e dei veicoli in favore di altri
porti vicini, diminuzione delle merci fatto salvo quelle obbligate e perdita
di competitivitĂ . Ma anche ricorsi al Tar, dimissioni e polemiche
che giungono sino alla Corte di Giustizia dellâUnione europea. Ă la
situazione in cui verte lâAutoritĂ Portuale di Brindisi che,
dallâentrata in vigore della legge 84/1994, ha iniziato la sua fase di
declino, culminata lo scorso settembre nella mancata approvazione del
rendiconto consuntivo 2012. La causa principale è ufficialmente
attribuibile ad alcune poste di bilancio relative alle premialitĂ ai
dipendenti (oltre 700.00 euro), elargite saltando il parere
dellâorgano collegiale e non prevedendo alcun tipo di trasparenza nel
conferimento di queste somme, come ribadito da alcuni membri del Comitato
portuale stesso. Intanto, è stata rinviata la nomina del nuovo
segretario generale dopo le dimissioni dello scorso febbraio di Nicola Del
Nobile. Nellâocchio del ciclone, poi, lâincarico conferito al Presidente,
il greco Hercules Haralambides. Una situazione non piĂš
trascurabile e che, dopo la petizione cittadina âTrasparenza degli
atti dellâAutoritĂ Portualeâ, approda ora sul tavolo del Ministero
dellâinfrastrutture e dei trasporti grazie ad unâinterrogazione parlamentare
dei deputati pugliesi del MoVimento 5 Stelle LâAbbate e De Lorenzis e
cofirmata da altri 11 colleghi.
Â
âIl Porto di Brindisi è una
risorsa per lâintera comunitĂ locale â dichiarano Giuseppe LâAbbate e
Diego De Lorenzis (M5S) â Non possiamo piĂš permettere che sia gestita
secondo uno stile oramai decotto, fatto di accordi sottobanco, di spartizione
di poltrone e di totale assenza di trasparenza. I cittadini devono essere a
conoscenza delle scelte relative alla gestione e alla programmazione
dellâAutoritĂ Portuale per poter, non solo controllare, ma magari incidere e
suggerire in un confronto aperto e teso al bene comune. Per questo â continuano
i due deputati del M5S â abbiamo accolto lâistanza del comitato che,
dallo scorso maggio, si è fatto promotore della petizione e chiediamo al
Ministro Lupi quali misure intenda adottare alla luce del protrarsi dello stato
di non trasparenza dellâente e se ritenga opportuno che le nomine relative al
presidente e agli organici dellâautoritĂ portuale sino stabilite dopo una
selezione basata sul merito e sulle competenze. PerchĂŠ sono queste le qualitĂ
che, a maggior ragione in questo periodo di crisi, devono essere premiate.
QualitĂ che, unite ad un livello di trasparenza sinonimo di una gestione che
non ha nulla da nascondere, potranno permettere il vero progresso economico del
territorio brindisino â concludono LâAbbate e De Lorenzis â Dobbiamo
uscire, una volta per tutte, dalle logiche partitiche e dobbiamo puntare
allâeccellenzaâ.
Â
La questione della trasparenza
inizia il 18 marzo scorso, quando alcuni membri del Comitato portuale
presentano una richiesta di âtrasparenza amministrativaâ,
lamentando âunâeccessiva riservatezza dellâente, con particolare riferimento
ai Decreti Presidenzialiâ. Dopo pochi giorni, Haralambides risponde
affermando che l'accesso
agli atti amministrativi, per verificarne la legittimitĂ , da chiunque richiesto
(sia esso cittadino, associazione o impresa), deve essere dettato dalla legge
n. 241 del 1990, per possibili profili di riservatezza. Ed è qui che
intervengono i cittadini con una petizione dal titolo âTrasparenza
degli atti dell'AutoritĂ Portuale di Brindisiâ, con la quale richiedono di rendere pubblici gli atti
passati e futuri (decreti presidenziali, preventivi di spesa, consuntivi di
spesa, elenco fornitori) nonchĂŠ la creazione di un albo pretorio,
consultabile on-line, con lo scopo di rendere pubblici tutti gli atti
dello stesso ente. Richieste non ancora accolte, nonostante la
trasparenza per la pubblica amministrazione sia prevista dal decreto
legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 che all'articolo 1, comma 2, recita âLa
trasparenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di
segreto d'ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali,
concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di
eguaglianza, di imparzialitĂ , buon andamento, responsabilitĂ , efficacia ed
efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integritĂ e lealtĂ nel servizio
alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e
collettive, nonchĂŠ dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto
ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una
amministrazione aperta, al servizio del cittadinoâ. La parola, ora,
spetterĂ al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi.
Â
Â