Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA) osservatoriolegnc@libero.it
Tendoni
& ……Gazebo !!!
Solita scialba insulsa Guerra di
numeri, a questo si riduce, come ogni altra competizione la diatriba tra
Favorevoli e Contrari, per quanto alla cagnara scatenata dai media in ordine
alle strutture Precarie o… pseudo tali;
E già, la guerra delle Baracche e
Baracchelle che invadono spazi pubblici e privati col consenso ed il dissenso
dei cittadini e commercianti;
E l’a.c. cosa fa ?
Emette decine di ordinanze di
demolizione di strutture, anche in aree private, ordinanze già notificate recanti
l’ordine di abbattimento.
Un’amministrazione, che si
ritrova a distanza di anni a dover fronteggiare l’evidente, eccessivo proliferare,
più volte segnalato dalle ns. associazioni, di manufatti di ogni foggia e
grandezza, di possibili e probabili infrazioni socialmente nocive, di
illegalità diffuse, di comportamenti scorretti e fuorvianti, un’amministrazione
oramai pronta a sanzionare, cancellare, buttare giù i pochi sopravvissuti di un’ecatombe
economica.
E’ l’inizio di una nuova era che
comincia dai gazebi, appendice di ogni sorta di esercizio, lungamente tollerati
anche quando costituiscono intralcio al traffico veicolare e pedonale.
Speriamo che la miriade
di ordinanze, per intercessioni di santi terreni, non si riduca all’abbattimento
del GAZEBO dello sventurato di turno immolato sull’altare della Giustizia.
Speriamo piuttosto
che le ordinanze siano preludio ad interventi necessari a ridare dignità a
questa città, mortificata e svenduta, relegata ad un ruolo di cenerentola per
vivibilità. Speriamo che si dia corso ad iniziative di spessore in
grado di restituire ossigeno all’economia, messa in ginocchio dall’abolizione
della leva obbligatoria, dalla crisi dell’Arsenale, dalla crisi Ilva,
dall’inquinamento ambientale.
Speriamo che
l’amministrazione non stia dietro al piccolo tralasciando il grosso, più
difficile da sanzionare-cancellare-buttare giù.
Ora, il “risveglio” con le
ordinanze, alle quali dovrebbe seguire la lotta all’abusivismo in toto, all’evasione
fiscale, alle violazioni delle norme del commercio, alle violazioni in tema di
edilizia sociale, in tema di ambiente.
L’elenco è lunghissimo, ma si
potrebbe cominciare dal cosiddetto Mercato di Pza Sicilia, inconcepibile
insulto alla città, un coacervo di fatiscenti pseudo gazebo- concentrati su un
tratto di strada via Lucania, appunto.
Forse la risposta si può ritrovare
nel rifiuto di garantire alcunché da parte della Asl che nel 2007 inviò al
comune una “Proposta di chiusura” dopo aver accertato una serie di problematiche di carattere
igienico-sanitarie.
Comprometterebbe certo continuare
a nascondere la verità sui due grossi gazebo ammantati da un silenzio
tombale, l’abusivismo dei quali è molto imbarazzante, ma che tutti conoscono: Mercato
di Piazza Sicilia & Sede della Camera di Commercio.
Con quale stato d’animo,
responsabili della Cam. Com. e figure apicali dell’E.C. possano vivere
tranquilli ben sapendo che il tendone, sarà stato garantito al massimo per
qualche anno… mentre invece ne sono trascorsi “appena” 20.
A non voler rivestire i panni di
“Cassandra”… non ci vorremmo ritrovare fra qualche tempo a commentare la
cronaca di un Disastro Annunciato, considerato che trattasi di struttura
precaria, installata in quanto tale, ma subito dopo rimaneggiata ed utilizzata
per altri scopi che per quanto istituzionalmente riconosciuti, sono e rimangono
ABUSIVI.
Nonostante le denunce,
nonostante tutti siano a conoscenza, ci si chiede <inutilmente però>
perché entrambe quelle strutture non sono annoverate tra le strutture da
DEMOLIRE.
Bisogna comprendere e spiegare
il proliferare di tanti GAZEBO su strade e marciapiedi, innegabilmente luoghi
pubblici… PATRIMONIO di TUTTI.
Innegabilmente costituiscono
valore aggiunto al commercio cittadino, ma sempre e solo se realizzati e gestiti
nel rispetto dei diritti altrui.
Specie se richiesti su
marciapiedi pubblici o privati, DOVREBBERO essere rimossi a scadenza del
permesso che in genere non supera i tre mesi, in ogni caso il periodo
stagionale in genere, per i quali vengono richiesti assentiti e montati.
Chissà per quale mistero,
qualsiasi autorizzazione a tempo, a Taranto diviene poi definitiva.
Cosa dire delle ignobili GABBIE
realizzate con materiale variegato che sfigurano i quartieri.
Perché non vengono RIMOSSI Tende
& GAZEBO a servizio di attività CHIUSE?
Cosa dire dei GAZEBO per i
quali ancora non ci si decide a rimuovere le ingombranti strutture, avverso le
quali, non pochi commercianti avrebbero avviato “Procedimenti Legali” che
purtroppo prendono quasi sempre strade tortuose.
L’Osservatorio spera e confida piuttosto
che l’A.C. saprà e vorrà operare il giusto distinguo per le tante differenti
casistiche di Tendoni & Gazebo insomma strutture precarie insistenti su
suolo pubblico e/o privato presenti sul territorio, atteso che nessuno
vuole essere giustizialista e giustiziere!
Taranto
lì, 03.11.13 il
presidente