AEROPORTO “INTERCONTINENTALE” ARLOTTA GROTTALIE (Ta)
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A completamento di queste infrastrutture v’è, sottoutilizzato,
l’aeroporto Marcello Arlotta di
Grottaglie (Ta), con caratteristiche strutturali di aeroporto
internazionale a vocazione turistica.
L'aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie (Ta) non solo è dotato
dei servizi essenziali ed idonei
all'attivitĂ di volo, ma presenta peculiaritĂ uniche ed
ineguagliate nel panorama nazionale e tali da
imporre il suo utilizzo quale scalo primario per intercettare i
flussi turistici da e per la Magna
Grecia, l’Asia Minore (Turchia) e l’Eurasia.
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L’Aeroporto d’interesse comunitario Marcello Arlotta di
Grottaglie, perfettamente idoneo sia al
traffico turistico che alla movimentazione Cargo, vanta le
seguenti caratteristiche strutturali e
funzionali:
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a.) pista: 3200 m. x 45 m. (5a pista nella classifica italiana):
rispetto agli scali aerei attivi in altre
province e regioni italiane, l'aeroporto Arlotta vanta una
maggiore portata e capacitĂ in virtĂą della
lunghezza della pista, idonea alla ricezione dei velivoli Jumbo e
Cargo e predisposta a soddisfare le
tendenze in atto del gigantismo degli aerei cargo e per trasporto
turistico;
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b.) bacino d'utenza potenziale dell'Aeroporto di Taranto -
Grottaglie, espresso in termini di
popolazione residente nell'area territoriale ricompresa tra le
province di Taranto, Matera, Cosenza
e Crotone: 681.983 pop. ab1;
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c) ricettivitĂ totale del bacino d'utenza dell'Aeroporto di
Taranto - Grottaglie: 2.047.822 presenze
turistiche, 20000 posti letto di qualitĂ sottoutilizzati;
nonostante le eccezionali caratteristiche
infrastrutturali e di servizio sopraelencate, e pur non ostando
alcun vincolo all'utilizzo per il traffico
 civile, l'attività dell'Aeroporto di Taranto si riduce,
attualmente, al mero supporto all'impianto
produttivo del gruppo Alenia-Finmeccanica.
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Eppure lo scalo aeroportuale di Grottaglie sarebbe giĂ pronto per
i voli charter a servizio dei flussi
turistici tra l’Est e l’Ovest del Mediterraneo attraverso la
realizzazione della bretella di
collegamento ferroviario tra aeroporto di Grottaglie e la stazione
ferroviaria di Grottaglie sulla
linea ferrata Taranto-Brindisi.
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Al momento è la Società Aeroporti di Puglia S.p.A, partecipata
dalla Regione Puglia e controllata al
94,4% dalla stessa, a gestire e a controllare, su concessione
dell’Enac, le attività dell'Aeroporto M.
Arlotta. SocietĂ Aeroporti di Puglia S.p.A. ha redatto un
Masterplan che è stato recepito
totalmente nel Piano Regionale dei Trasporti e nel quale lo scalo
Marcello Arlotta di Taranto
Grottaglie viene classificato aeroporto cargo e charter, doganale
e di interesse comunitario. Ai
sensi del D.Lgs del 15-03-2006 n. 151 che indica gli obblighi per
i gestori aeroportuali e definisce gli
aeroporti come infrastrutture statali, ogni gestore concessionario
dell'ENAC, compresa la
partecipata Aeroporti di Puglia S.p.A., dovrebbe assicurare, per i
compiti d’istituto, l’agibilità degli
scali di propria competenza nell’ambito delle funzioni stabilite.
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E’ miopia geopolitica e geoeconomica e, data l’attuale congiuntura
economica, un lusso che non
possiamo piĂą permetterci continuare a non utilizzare un aeroporto
d’interesse comunitario al
centro del Mediterraneo, giĂ valutato dalla compagnia aerea di
bandiera turca.
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E’ improcrastinabile il suo pieno utilizzo, giusto la sua
interconnessione con l’arco occidentale
del golfo di Taranto, dotato di decine di migliaia di posti letto
giĂ disponibili, di sette porti
turistici (Sibari, Eraclea, Crotone, Cirò Marina, Roccella Jonica,
Marina di Pisticci, Taranto),
decine di Musei e Parchi Archeologici, Parchi letterari, Parchi
Naturali Nazionali e Regionali, Oasi
naturalistiche, Giardini del coricio, Santuari, Castelli
Federiciani, Normanni, Aragonesi, centri
storici di pregio, per potenziare e razionalizzare un sistema
integrato della mobilitĂ a livello di
Distretto.
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Lo scalo aeroportuale rappresenta il nodo piĂą avanzato e rapido
per lo spostamento di persone e
la movimentazione delle merci, condizione necessaria per il
decollo delle attivitĂ turisticoeconomiche
del Distretto.
Questo obiettivo potrĂ essere raggiunto previa mobilitazione delle
rappresentanze sindacali,
imprenditoriali dell’area jonica (appulo-calabro-lucane), del mondo
dell’associazionismo, delle
istituzioni culturali (universitĂ , scuole, sovrintendenza, musei)
affinché gli Enti Locali (Comuni,
Regioni, Camere di Commercio) del distretto turistico di Puglia,
Lucania e Calabria Jonica decidano
di fare i passi politico-diplomatici e amministrativi necessari
per l’entrata in funzione
dell’aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie a servizio
dell’industria turistica.
La Puglia e la Basilicata non hanno in comune solo la risorsa
acqua e il petrolio (estratto in
Basilicata e raffinato a Taranto), ma sono cointeressate a un
territorio omogeneo a forte vocazione
turistica, giĂ con una ragguardevole e qualificata capacitĂ
ricettiva sottoutilizzata.
Negli ultimi anni l’area del distretto dell’Alto Ionio Occidentale
ha evidenziato un interessante
trend di crescita del settore turistico sostenuto dal settore
agroalimentare d’alta gamma.
L’aeroporto Arlotta costituisce, se adoperato per le sue
potenzialitĂ determinate dalla sua
collocazione geografica che lo pone come snodo per intercettare i
flussi economici e le direttrici di
traffico nazionali ed internazionali nel Mediterraneo.
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La massimizzazione dell'utilitĂ di un investimento
infrastrutturale di queste dimensioni
presuppone un contesto programmatico integrato alle varie scale
territoriali, mettendo al bando
ogni campanilismo.
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La Turchia, grazie a un’antica e sapiente cultura imperiale
diplomatico-militare, aiutata dalla
collocazione geografica al centro del continente euroasiatico, con
una popolazione di oltre 73
milioni di abitanti, è da anni in piena crescita economica2 e in
progresso civile, quasi pronta ad
entrare nell’Unione Europea, in posizione egemone nei confronti
degli altri paesi turcofoni, al
punto di aver costituito una divisione militare congiunta (TAKM)
dei paesi turcofoni con la
partecipazione dell'Azerbaijan, del Kyrgyzstan e della Mongolia.
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Circostanze che hanno fatto si che Istanbul, pur avendo gli
aeroporti internazionali AtatĂĽrk3 e
Sabiha Gökçen, dislocati rispettivamente sul lato europeo ed
asiatico della cittĂ , sta realizzando il
terzo aeroporto con l’obiettivo di alleggerire il traffico ormai
pesantissimo delle due strutture giĂ
esistenti ed in buona parte legato allo straordinario sviluppo
conosciuto negli ultimi anni dalla
compagnia di bandiera Turkish Airlines4.
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Con lungimiranza la Turchia, per svolgere appieno la sua vocazione
e ruolo, ha affidato l’appalto
per la costruzione e gestione in progetto di finanza del terzo
aeroporto di Istanbul ad un consorzio
di società turche. Il consorzio si è impegnato a pagare al Governo
turco 22,1 miliardi di euro per 25
anni, a cominciare dal 2017. Il consorzio vincitore è risultato il
Cengiz-Kolin-Limak-Mapa-Kalyon.
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Per il nuovo scalo è prevista una capacità iniziale di 90 milioni
di passeggeri l’anno, ma al
completamento dei lavori, con sei piste, si arriverĂ a 150 milioni
di passeggeri l’anno, con una linea
specifica per il trasporto merci e con voli charter da e per
distretti turistici complementari,
strutturati dal punto di vista paesistico-ambientale e
storico-culturale.
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Il nuovo aeroporto sul Bosforo diverrĂ , una volta completati i
lavori, il primo al mondo per traffico
e il partner ideale con cui si deve collegare l’aeroporto Arlotta
di Grottaglie, in uno con il nostro
distretto turistico di Puglia, Lucania e Calabria Jonica5.
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Per il comprensorio dell’Alto Ionio Occidentale le opportunitĂ
connesse alla partnership con
Istanbul deriveranno dall’arrivo di turisti provenienti non solo
dall’area turcofona, ma anche dalla
Cina e dall’India.
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La conferma di questa volontà di crescita è data dalla recente
ricognizione che i dirigenti della
Turkish Airlines in Italia, Ms. YURDAGUL ALTINOZ, Direttrice per
l’Italia della Turkish Airlines, Mr.
HAKAN ZARARSIZ, Direttore Commerciale per l’Italia della Turkish
Airlines, e Mrs. ALESSANDRA
PEREZ, Marketing Representative per l’Italia della Turkish
Airlines, hanno effettuato in data 22 e
23 marzo 2013 negli aeroporti di Bari, Brindisi e
Grottaglie-Taranto, con una breve sosta nelle cittĂ
di Taranto, Castellaneta e Grottaglie, per una prima verifica
delle potenzialitĂ turistiche e
commerciali del nostro distretto, interessati non solo ai voli di
linea ma principalmente ai voli
charter finalizzati a convogliare flussi di turismo culturale
organizzato in forte espansione, che
sarebbero necessari per la destagionalizzazione del turismo del
comprensorio.
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L’occasione è stata sollecitata dal Liceo “Aristosseno” di
Taranto, dove per il terzo anno
consecutivo è stato programmato –nel piano dell’offerta formativa
dell’Istituto- un progetto di
lingua e cultura turca destinato agli alunni delle classi
intermedie, dal titolo: “Il Mediterraneo,
culla di civiltà ” (il progetto è integralmente
visionabile sul sito web del Liceo), che si avvale
dell’insegnamento della Prof.ssa Nalan Kiziltan dell’Università di
Samsun6.
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1 Fonte Camera di Commercio di Taranto-Dossier “Senza aeroporto
non c’è sviluppo”. I dati sono
riferiti al 2011, nel totale manca il dati relativo a Crotone.
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2 La Turchia è tra i Paesi che hanno conosciuto il maggior tasso
di crescita negli ultimi anni e con
esso un conseguente innalzamento del reddito medio pro capite.
Nell’ultimo decennio si è
assistito al rapido sviluppo di una nuova classe imprenditoriale,
espressione della borghesia
proveniente da importanti centri dell’Anatolia, città come Konya,
Kayseri, e Samsun (le cd "Tigri
Anatoliche”), il cui ruolo è stato essenziale per la crescita
industriale turca. Il grande dinamismo
dell’economia turca ha permesso al Paese una pronta ripresa dopo
la crisi internazionale del
2008/09, e dopo un calo pari al 4,7% del 2009, nel 2010 il trend
di crescita si è decisamente
riconfermato, con un aumento del PIL pari al 9%, ed è
ulteriormente proseguito nel 2011 ad un
tasso del 8,5%. Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale
per i prossimi anni stimano un
andamento positivo dell’economia turca, con un Pil pro capite che
nel 2017 dovrebbe
raddoppiare il valore registrato nel 2006, grazie ad una crescita
del Pil che tra il 2013 e il 2017 è
stimata tra il 3,2 e il 4,6 per cento annuo. Fonte: elaborazioni
ICE su dati FMI
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3 Al momento l'aeroporto di Istanbul AtatĂĽrk
è il principale del paese e l'ottavo in Europa per
numero di passeggeri. Aperto nel 1924, si trova a Yeþilköy
nella parte europea della cittĂ di
Istanbul, a circa 24 km ad ovest dalla penisola storica. Nel 1980
l'aeroporto fu intitolato al Primo
Presidente della Repubblica di Turchia: Mustafa Kemal AtatĂĽrk. Con
un traffico passeggeri di quasi
39 milioni di unitĂ fra il giugno 2011 e il giugno 2012, risulta
essere il ventisettesimo aeroporto al
mondo in termini di transito passeggeri. Nel 2011 è stato l'ottavo
aeroporto piĂą trafficato
d'Europa, con una minima differenza fra il sesto (Monaco), e il
settimo (Roma).
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4 La compagnia aerea Turkish Airlines è stata fondata ad Ankara il
20 Maggio 1933 come "State
Airlines Amministrazione" sotto la direzione del Ministero
della Difesa. Nel 1956, è stata
ristrutturata, diventando "Turkish Airlines". Nel 2005,
il 25% della società è stata venduta tramite
una SPO nell’ambito di un programma di privatizzazione e oggi il
50,9% delle azioni della societĂ
sono quotate in borsa, mentre il resto rimane proprietĂ dello
stato. A partire dal 2012, la rete di
Turkish Airlines comprende quasi 200 destinazioni internazionali e
nazionali con un trend in
crescita. La Turkish Airlines partì con soli 5 aeroplani. Oggi
possiede una flotta di 185 aeromobili ed
è la più giovane compagnia d'Europa, offrendo ai passeggeri aerei
efficienti e moderni di ultima
generazione, a basso impatto ambientale, e, con il nuovo aeroporto
in costruzione a Istanbul, sarĂ
in grado di arricchire la flotta aerea con i nuovi modelli di
aeromobili di grandi dimensioni.
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La societĂ ha iniziato la sua espansione in corso nel 2003 e,
nonostante gli effetti globalmente
restrittivi della crisi economica, la Turkish Airlines ha
continuato ad investire ottenendo rendimenti
crescenti in numero di passeggeri, costruendo una grande rete
globale e assicurando una
redditività costante. La crescita di questo processo è stata
accompagnata da un progresso
significativo in termini di qualitĂ del servizio. Skytrax,
l'organizzazione mondiale che classifica la
qualitĂ delle compagnie aeree, ha assegnato alla Turkish Airlines
una serie di premi negli ultimi
anni: migliore compagnia aerea del Sud Europa (2010), miglior
Catering Economy International
(2010), il riconoscimento per il nuovo sedile Comfort Class
Turkish Airlines.
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5 L’analisi dei flussi turistici dalla Turchia verso l’Italia
(dati 2011) evidenzia che sul totale dei turisti
turchi recatisi all’estero nel 2011, 192.556 hanno scelto come
destinazione l’Italia. Di questi 15.569
sono d’età compresa fra 15 e 24 anni, 113.394 d’età compresa fra
25 e 44 anni, 46.466 di eta’
compresa fra 45 e 64 anni e 17.127 over 65 anni. (Fonte
Istituto Statistico Turco – TürkStat). La
spesa turistica in l’Italia dei turisti turchi è ammontata a 105
milioni di euro nel periodo gennaionovembre
2011 (nello stesso periodo del 2010 essa era stata di 100 milioni
di euro). (Fonte Banca
D’Italia). In conseguenza dell’ottimo andamento
dell’economia del Paese è prevedibile che il
turismo turco verso l’estero conosca un poderoso incremento. La
Germania, la Grecia e l’Italia
sono tra le destinazioni verso le quali, secondo gli operatori del
settore, vi sarĂ grande richiesta in
futuro. Le mete italiane attualmente privilegiate sono ancora Venezia,
Roma Firenze e Milano, ma
rimane viva negli operatori locali la convinzione che esista un
ottimo margine per la promozione di
nuove località , tra le quali le perle del distretto dell’Alto
Jonio Occidentale, le cui strutture e
infrastrutture ricettive dovranno soddisfare le esigenze di
viaggiatori acculturati e con adeguata
disponibilitĂ economica, che intendono viaggiare per conoscere e
arricchirsi di esperienze
vivificanti.
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6 In precedenza, gli alunni del Liceo “Aristosseno” hanno
partecipato alla IX edizione delle
Olimpiadi di Lingua e Cultura Turca (svoltesi ad Ankara dal 15 al
30 giugno 2011); nel febbraio del
2012, una delegazione del Liceo –accompagnata dall’Assessore alla
Pubblica Istruzione della
Provincia di Taranto, Prof. Francesco Massaro- sono stati ricevuti
dall’Ambasciatore Turco in Italia,
S.E. Hakki Akil e dall’Ambasciatore Turco presso la Santa Sede,
S.E. Prof. Kenan Gursoy. Nello
stesso anno, il Preside del Liceo “Aristosseno”, il Sindaco del
Comune di Taranto e il Liceo
“Ataturk”di Samsun hanno sottoscritto un gemellaggio, implementato
anche da collegamenti con
camera web.
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In occasione della Santa Pasqua 2012, su invito della Parrocchia
Maria Ss.ma del Monte Carmelo di
Taranto, l’Ambasciatore Turco presso la Santa Sede, S.E. Kenan
Gursoy ha assistito ai Riti della
Settimana Santa ed è stato ricevuto dal Vescovo di Taranto, S.E.
Mons. Filippo Santoro. Tale
incontro è stato finalizzato per favorire un dialogo rispettoso e
fecondo tra le religioni.
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Dall’A.S. 2012-2013, la TOMER- Università di Ankara, con un
apposito protocollo d’intesa, ha
individuato il Liceo “Aristosseno” come primo e unico Centro
Formativo Autorizzato in Italia per
sostenere gli esami per il conseguimento delle Certificazioni in
Lingua Turca: a partire da ottobre
2013, le sessioni di esame saranno operative.
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Con il Console Onorario Turco a Brindisi –Mrs. Pinar Bolognini- e
con la Camera di Commercio della
Turchia in Italia – con sede a Brindisi- sono stati già avviati
incontri e contatti anche con alcune
realtĂ imprenditoriali del nostro distretto, per promuovere future
occasione di crescita e sviluppo.
Sarebbe certamente auspicabile, in questo contesto, che
all’interno del Dipartimento Universitario
Jonico –Sede di Taranto- dell’Università agli Studi di Bari, il
Corso di laurea in “Beni culturali per il
Turismo” e il Corso di laurea in Economia, potessero avvalersi di
un insegnamento di Lingua e
Cultura Turca: ciò anche in considerazione della grande attenzione
rivolta dalla Turchia sia al
lavoro svolto dai nostri archeologi nel loro Paese, sia
all’economia del nostro paese.
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Jotv
Angelo Candelli
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