Sergio Blasi: “No all’approdo Tap a San
Foca, anche se l’opera è utile all’Italia. In ogni caso la Puglia partecipi
agli utili generati del gasdotto”
“In merito alla
ratifica in Senato dell’Accordo Albania-Grecia-Italia sul progetto del Gasdotto
Tap ci tengo a ribadire la mia contrarietà netta all’approdo dell’opera a San
Foca. Sono convinto che la diversificazione delle fonti di approvvigionamento
sia importante e che l’opera abbia una importanza strategica per l’Italia. Ma
non posso non auspicare che l’approdo sia rivisto perchè questa necessità non
vada a sfregiare altri pezzi di economia possibile. A San Foca si deve
continuare a produrre economia e sviluppo grazie al mare e alla bellezza del
paesaggio.
Quello che voglio
verificare fino in fondo è se l’approdo del gasdotto non possa avvenire a
Cerano, dove con il coinvolgimento di Enel e sotto la regia della Regione
Puglia si potrebbe cominciare a ragionare della ambientalizzazione della
centrale a carbone Federico II e della sua riconversione a gas. Un obiettivo
possibile se la politica recupera il suo primato.
In ogni caso mi sento
di auspicare allo stesso tempo un impegno serio da parte della Regione Puglia
perché il territorio pugliese diventi socio sostanziale dell’opera Tap. E che
alla Puglia e ai territori interessati vada non una sporadica elemosina sotto
forma di royalty ma una quota fissa degli utili che il gasdotto genererà ”.
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17 ottobre 2013
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