L'odio
mercoledì 16 ottobre 2013
da Preside G. Parisi
E’ violenta la rissa in Parlamento sul tema dell’indulto ed amnistia, dopo il messaggio del Presidente della Repubblica ... Si sa che il numero dei carcerati è cosi alto da non contenere tante persone nelle nostre celle, non va dimenticato che vi sono anche gli emigranti. Alcuni pezzi grossi della sinistra, anche ministri, alzano le barricate e dicono che non se ne parli nemmeno. Tutti avrebbero diritto a beneficiare di questi provvedimenti, tranne S. Berlusconi, reo di reato finanziario, come fosse il primo ed il solo. Assurdo e basta. Questa gente preferisce che molti stiano in galera per non far godere l’ex presidente del Consiglio, e qui devo sottolineare l’odio inveterato contro il nemico storico. Gli fanno pagare cosa? Berlusconi è solo un anticomunista acceso e difensore della libertà nostra. E’ mai possibile che questo avvenga? Purtroppo è già avvenuto: scusate se cito sull’odio alcune definizioni dei nostri latini. “ Odi profanum vulgus et arceo “ ( Orazio odi III,1 ) ed ancora “ O tempora o mores “ ( Seneca Suasoriae,1 ), commentando le parole di Cicerone dell’odio Fromm scrive nel suo libro “Die antwort del Liebe “ esistono due tipi di odio, quello reattivo l’dio di carattere, insomma l’uomo riesce più ad odiare che amare. Alcuni mascalzoni arrivano ad odiare a tal punto il povero Silvio condannato dalla Cassazione fino a vederlo impiccato, scomparso, un pugno di cenere, salvo poi, post mortem, elogiarne le grandi qualità . Il pianto di coccodrillo. Quando conviene le parole di Napolitano sono sagge e giuste, quando non conviene fanno orecchio di mercante. Spiace per molti detenuti che vivono nelle strettezze delle celle carcerarie, è doloroso, lo sostiene l’Europa tutta, e non è per niente giustificabile che un reato finanziario non possa rientrare nell’indulto e nell’amnistia. Si colgono tutte le occasioni per distruggere un avversario politico, non è mai capitato nella storia della nostra repubblica, tranne la dittatura fascista e il caso Matteotti. Per uno devono patire tutti e tanti e quell’uno ne deve restare fuori, come se fosse stato un criminale. Dell’euro introdotto da Prodi che ha ridotto a zero noi italiani, non se ne parla. Ed è un errore gravissimo quello di Prodi, lo sostengono tutti. Anche un asino, dedecus naturae, scalciò un leone moribondo ed è quello che sta facendo certa sinistra tutta italiana. Mungere il nostro popolo con tasse e sempre tasse è il primo comandamento di questo governo delle larghe intese, nessun sentimento verso Berlusconi come fosse stato lui l’autore della strage delle fosse ardeatine. Preside Giovanni Parisi
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