Come spesso accade nella
nostra città chi dovrebbe vigilare sull'adeguatezza del corretto andamento
delle azioni politico-amministrative nel migliore dei casi è distratto e nel
peggiore è in malafede. Tale situazione puntualmente si è ripetuta non più di
una settimana fa sulla questione della chiusura del tribunale e dell’ufficio
del Giudice di Pace di Grottaglie. L' ordine degli avvocati, infatti, ha
diramato un comunicato stampa in cui si lamentava della chiusura delle
strutture. Fatto di per se legittimo ma che pecca clamorosamente di
tempestività . Sarà stata distrazione ,ma il Sud In Movimento ha, circa sei mesi
fa, attraverso il consigliere D'Alò , rivolto un interrogazione a risposta
scritta sulla questione, interrogazione che, manco a dirlo è rimasta lettera
morta. Subito dopo ha diramato un comunicato stampa in cui si affrontava la
situazione. Ci si sarebbe aspettati una sollevazione da parte degli operatori
che usufruiscono delle strutture ma, forse l'avvicinarsi della bella stagione,
ha intorpidito gli animi che invece adesso sembrano ribollire. Allo stesso modo
sembra paradossale anche la presa di posizione da parte del consigliere del
P.D.L. Gianfreda che, anche qui probabilmente colto da un'acuta forma di vuoto
di memoria, addossa la responsabilità della chiusura di molte strutture, tra
cui anche il tribunale e l'ufficio del Giudice di Pace all'azione amministrativa
del comune di Grottaglie e più in generale ai "vent'anni di centrosinistra
al potere". Certo in questi ultimi due anni l'inadeguatezza della giunta
mista all'immobilismo del sindaco hanno comportato una situazione di disagio
evidente in Città . L'elenco dei disservizi è lungo e parte dalla piscina
coperta ancora chiusa, passando per le strade dissestate e i quartieri
periferici abbandonati a se stessi fino ad arrivare all'atteggiamento che tanto
la maggioranza, quanto la stessa giunta e il Sindaco tengono nei confronti
della minoranza. Ma certo Gianfreda non può assolutamente dimenticare che la
chiusura delle strutture non sono altro che il risultato di una politica
nazionale in cui il partito di cui fa parte è grande responsabile. Basti citare
i tagli lineari ai ministeri operati dal ministro Tremonti o la spending review
operata dal governo Monti ( il P.D.L. era tra i partiti che lo sostenevano).
Quindi prima di assumere posizioni opportunistiche e strumentali sarebbe bene
essere polticamente onesti e assumersi le responsabilità politiche (non
personali ma di partito) per evitare di negare in maniera palese la verità .
Esattamente come sarebbe opportuno che gli ordini professionali e la classe
forense cittadina siano più attenti alle dinamiche amministrative per evitare
di arrivare tardi quando tutto ormai è compromesso.
Segreteria
Sud in Movimento
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